Quest’anno si festeggiano 60 anni dalla nascita delle cinture di sicurezza a tre punti; infatti, nel 1959 l’ingegnere Volvo Nils Bohlin sviluppò il progetto. La società decise che il brevetto dovesse essere lasciato aperto, così da essere disponibile gratuitamente a tutti i produttori di veicoli.
Ad oggi, la cintura di sicurezza è ancora considerata la più importante innovazione di sicurezza del traffico di sempre; inoltre, secondo le statistiche ha salvato più di un milione di vite.
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Sanzioni previste
L’ art. 172 del Codice della strada stabilisce che è obbligatorio per tutti, conducenti e passeggeri dei veicoli, sui sedili anteriori e posteriori, usare le cinture di sicurezza. Il mancato rispetto della norma prevede il pagamento di una multa e la sottrazione dei punti dalla patente.
In generale, la sanzione pecuniaria va da un minimo di 80 euro ad un massimo di 323 euro per chi viene sorpreso alla guida senza cintura di sicurezza. Nei casi in cui viene alterato il funzionamento della cintura di sicurezza, il costo della sanzione si abbassa da 40 a 162 euro. Per quanto riguarda la decurtazione dei punti, invece, la normativa prevede che al guidatore vengano tolti 5 punti dalla patente.
Nel caso in cui l’automobilista venga fermato più volte dalla polizia locale senza cintura c’è una penalità in più: l’importo della multa è uguale ma è prevista anche la sospensione della patente per un periodo che vai dai 15 giorni ai 2 mesi.
Ovviamente anche i neopatentati non sono esenti da questo obbligo; le autorità possono arrivare a scalare dalla patente del giovane guidatore fino a 10 punti.
Come avviene per tutte le sanzioni è prevista la riduzione del pagamento della multa del 30% se la stessa viene pagata entro 5 giorni da quando è stata emessa.
Categorie di soggetti esenti
Esistono alcune categorie di soggetti che non sono obbligati ad indossare la cintura di sicurezza; tra questi troviamo:
- forze di polizia municipale e provinciale in servizio di emergenza;
- conducenti del servizio antincendio e sanitario;
- forze armate in emergenza e scorte;
- istruttori di guida;
- persone affette da patologie che comportino controindicazioni all’uso delle cinture (obbligo di certificazione ASL o competenti autorità);
- donne in stato di gravidanza (obbligo di certificazione ASL o rilasciata dal proprio ginecologo);
- passeggeri di autobus ed autosnodati per trasporto persone quando circolano in zona urbana;
- conducenti dei veicoli per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti.