Al fine di adattarsi alle mutevoli esigenze degli automobilisti e al continuo cambiamento delle tecnologie e delle infrastrutture dedicate al settore dei trasporti e della mobilità in generale, è necessario che il Codice della Strada sia continuamente revisionato e, all’occorrenza, modificato o implementato.
Il Codice della Strada, o per meglio dire il “Testo Unico sulla circolazione stradale”, emanato nel 1959 e successivamente sostituito, nel 1993, dal nuovo Codice della Strada, tuttora in vigore, consiste in un insieme di norme nella forma di codice che regolano la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali.
→Cerchi un’officina nella tua zona?
Confrontale subito e prenota gratis un appuntamento in quella più adatta a te! →
Un nuovo “nuovo Codice della Strada” entro la fine del 2019
Entro la fine dell’anno corrente il Governo provvederà a varare alcune modifiche del nuovo Codice della Strada, che fino ad ora è già stato rivisto per oltre il 70% dei suoi articoli. Le novità previste, già approvate dalla Commissione Trasporti della Camera dei deputati, hanno l’obiettivo di rispondere a nuove problematiche avvertite dagli utenti della strada e regolamentare con maggior chiarezza aspetti che ancora presentano forti ambiguità, così come sanzionare più severamente alcune infrazioni che godono di eccessiva indulgenza da parte della normativa vigente.
Il cambiamento che ne deriverà è da intendersi come un segnale forte di risposta a preoccupazioni ed esigenze che da tempo sono al centro del dibattito dell’opinione pubblica, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.
Di seguito riportiamo alcune delle più importanti modifiche previste nel Codice della Strada 2019.
Utilizzo del cellulare alla guida
È questa l’infrazione che maggiormente preoccupa l’opinione pubblica e che necessita di una regolamentazione più severa, soprattutto perché si rende ogni anno responsabile di un numero elevato di incidenti per distrazione, anche con gravi conseguenze. Sarà prevista, quindi, la sospensione della patente da 7 a 30 giorni, che, in caso di seconda violazione entro i due anni successivi alla prima, aumenterà da 1 a 3 mesi. La sanzione pecuniaria inoltre passa da un minimo di 161€ euro a un minimo di 422 e da un massimo di 467 a un massimo di 1697€.
Più sicurezza per i giovani ciclisti
Un’altra modifica è volta a tutelare la sicurezza dei più piccoli in sella alla loro bicicletta. È prevista infatti l’introduzione dell’obbligo di indossare il casco per i giovani ciclisti fino ai 12 anni, una misura di sicurezza che sembra assolutamente necessaria nei centri cittadini sempre più trafficati e che, almeno nel caso italiano, stentano ancora a predisporre arredi urbani e infrastrutture stradali adatte a consentire un libero e sicuro spostamento in bicicletta lungo tutta la superficie urbana.
La “strada scolastica”
Una delle idee più innovative di questa revisione del nuovo Codice della Strada riguarda le scuole, e in particolare le strade in prossimità di edifici scolastici. L’obiettivo è quello di limitare il traffico in queste strade specialmente negli orari di attività didattica.
Il lancio di una nuova tipologia di strada, la “strada scolastica”, attraverso limitazioni alla circolazione e la delimitazione di zone a traffico limitato, ha lo scopo di garantire una maggior sicurezza per gli scolari in entrata ed uscita da scuola, che spesso si trovano costretti ad attraversare strade molto trafficate e dotate di scarsa visibilità. Questa novità punta, inoltre, a ridurre il traffico e le congestioni nelle strade antistanti gli edifici scolastici per facilitare le manovre di autoveicoli, scuolabus e altri mezzi adibiti al trasporto di scolari.
Più sanzioni ma anche più controlli
Inoltre, saranno previsti inasprimenti delle sanzioni per coloro che non rispettano i segnali di stop ai passaggi a livello e l’incremento dei controlli con telecamere per fare in modo che ogni infrazione sia adeguatamente rilevata e sanzionata.
Inasprire le sanzioni, infatti, può sicuramente servire a ridurre il numero di infrazioni commesse. La differenza, però, può essere fatta soltanto da un aumento dei controlli che cancellino la presunzione di utenti della strada negligenti di restare impuniti.