Automotive e agroalimentare: pensandoci su non potrebbero venire in mente settori più diversi; eppure, di recente, si è più volte parlato dei due congiuntamente. Come? In termini di economia circolare. La corsa alla sostenibilità è, infatti, un fenomeno che, ad oggi, interessa sempre più tutte le realtà che ci circondano e che non può essere più ignorato.
A questo proposito, The Ruling Companies ha discusso a Milano i risultati dello studio condotto da Porsche Consulting e Ipsos (“How to master the future food & retail challenges”) riguardo le modalità per rendere più “green” il futuro del settore alimentare e l’esempio trainante che il settore automobilistico può fornire.
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Corsa alla sostenibilità: il parallelismo
Il ruolo di guida che il reparto automobilistico ha assunto si inserisce nel quadro generale del moderno passaggio da un’economia di beni ad un’economia di servizi, dove alla vendita fisica di veicoli si sono, nel tempo, sostituiti molteplici servizi di mobilità quali car-sharing e ride-sharing.
Allo stesso modo il settore alimentare deve, oggi, innovare le modalità in cui opera, passando dalla semplice vendita di prodotti alimentari a un nuovo concetto di “cibo su misura”.
Il cambiamento è, dunque, mirato ad abbracciare un’idea di benessere a 360°, incentrata su una sofisticata personalizzazione del cibo la quale permette all’individuo di migliorare la sua qualità di vita attraverso un’alimentazione su misura.
Tale concetto assume una connotazione digitale poiché fortemente basato sulla rilevazione ed elaborazione di enormi quantità di dati attinenti alle caratteristiche fisiche e alle preferenze personali dei consumatori. In questo modo, le informazioni ottenute permettono di offrire un servizio altamente specifico, tagliato sul singolo individuo e, in ultima analisi, consentono una sostituzione del generico acquisto di cibo, tipico della realtà corrente, con questo nuovo paradigma.
Corsa alla sostenibilità: le sfide
La corsa alla sostenibilità non è, però, una strada facile da percorrere. Nel settore automotive, si presentano sfide quali il miglioramento del trasporto elettrico/ibrido e lo sviluppo di nuovi concetti di mobilità urbana sostenibile, come bike-sharing e car-sharing; in quello alimentare, invece, gli ostacoli da superare sono essenzialmente due: la creazione di una relazione di fiducia tra consumatori e grandi marche, basata su un’ampia disponibilità di informazioni, che permettono di rafforzare la trasparenza dell’azienda nei confronti dei consumatori e, di conseguenza, la loro fiducia verso il brand; dall’altro la focalizzazione sullo sviluppo dei prodotti locali, pratica che garantisce elevati livelli di qualità del prodotto e un minor impatto ambientale per il trasporto.
Questo insolito parallelismo ci apre gli occhi sulla necessità di puntare su molteplici sinergie settoriali, interazioni tra ambiti diversi tra loro che portano a risultati innovativi e positivi, con l’obiettivo di partecipare al meglio alla corsa alla sostenibilità e garantire alle prossime generazioni un futuro degno di essere chiamato tale.