Sebbene non si tratti di una pratica molto comune in Italia, può accadere che l’auto venga cointestata. Molto spesso, questa circostanza avviene in casi particolari, laddove vi sia la necessità di assegnare la proprietà del veicolo a più di una persona. Questo ha, come conseguenza, diverse implicazioni che riguardano non solo la proprietà della vettura, ma anche l’assicurazione e il bollo.
Cosa accade, quindi, in caso di auto cointestata e quando questa opzione viene scelta più di frequente?
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Cointestare l’auto: è una pratica così diffusa?
Cointestare l’auto è una pratica che implica che la proprietà del veicolo appartenga a due o più persone, rispetto ad una sola. Può accadere di trovarsi di fronte a questa circostanza quando due membri della stessa famiglia, come ad esempio due fratelli, ereditano un’auto da un genitore o un parente, oppure nel caso in cui vi sia l’intenzione di risparmiare sui costi derivanti dal possesso di una vettura.
Dal punto vista burocratico, cointestare un’auto implica che entrambi i nomi dei proprietari compaiano sul libretto di circolazione. Inoltre, nel caso in cui si dovesse procedere alla vendita del veicolo, a firmare l’atto di vendita dovrebbero essere entrambi i cointestatari.
Nel caso di irreperibilità o di decesso di uno dei due cointestatari, la legge prevede che l’altra parte, se interessata all’intestazione del veicolo, effettui il passaggio di proprietà presso gli uffici del PRA, presentando la seguente documentazione:
- Certificato di proprietà
- Atto di vendita del veicolo
- Carta di circolazione originale e una fotocopia della stessa
- Documento di identità dell’acquirente
- Nota di presentazione al PRA su cui indicare il codice fiscale dell’acquirente
- Documento di identità del venditore
- Modulo TT2119 di richiesta d’aggiornamento della carta di circolazione
Assicurazione, bollo e auto cointestata: cosa cambia?
Per quanto riguarda il pagamento del bollo di un’auto cointestata la legge parla di obbligazione solidale. Per obbligazione solidale si intende che il debito venga acquisito da entrambi i cointestatari. Come conseguenza di questo fatto, uno dei due può procedere al pagamento di quest’ultimo ed, eventualmente, rivalersi sull’altro.
Quando invece si parla di assicurazione auto cointestata, la situazione diventa più complessa. In questo frangente, la compagnia assicurativa è tenuta a calcolare il premio assicurativo in base al contraente più a rischio. La possibilità di cointestare l’assicurazione dell’auto è prevista dalla Legge Bersani del 2006. Questa opzione è spesso presa in considerazione dai neopatentati che, per evitare di partire dall’ultima classe di merito, la CU 14, più onerosa dal punto di vista economico, possono in questo modo accedere alla stessa classe di merito di un parente con più anni di esperienza alla guida e con una classe di merito più alta.
Tuttavia, per accedere a questa possibilità, è necessario che i contestatari appartengano alla stessa famiglia e che, di conseguenza, siano residenti nella stessa abitazione. Nel caso il cointestatario più giovane decida di uscire da nucleo familiare, perderà i benefici ottenuti e dovrà ripartire dall’ultima classe di merito.
Se, invece, il contestatario più anziano rinuncia formalmente alla classe di merito, il cointestatario più giovane, anche una volta che sarà uscito dal nucleo familiare, vedrà assegnati i benefici della classe di merito corrispondente.
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