Con l’avvicinarsi della bella stagione, tenere il climatizzatore acceso diventa per molti una necessità, ma esistono situazioni in cui è prevista una multa per l’utilizzo dell’aria condizionata.
Nonostante spesso si pensi che non esistano regole o limitazioni circa l’utilizzo di essa, ci sono circostanze in cui il Codice della Strada ne vieta l’utilizzo, pena il pagamento di una salata sanzione!
Ma quando è possibile tenerla accesa e quando, invece, è obbligatorio spegnerla?
Multa per aria condizionata: quando è prevista?
L’aria condizionata per molti automobilisti è ormai indispensabile. Ma come funziona?
L’impianto del condizionatore sottrae aria calda e la passa all’evaporatore: all’interno del quale è presente un liquido che a contatto con l’aria calda si trasforma in gas. Questo, appena creatosi, ha il compito di assorbire il calore presente nell’aria, rendendola fredda.
Poter stare al fresco in auto, soprattutto nelle ore più calde delle giornate estive, è un comfort a cui pochi rinunciano, anche durante i momenti di sosta.
Per queste situazioni, però, la legge prevede una sanzione.
La fattispecie viene prevista nel Codice della Strada, articolo 157, che tratta l’argomento “Arresto, fermata e sosta dei veicoli”.
All’interno di questo articolo bisogna far riferimento al comma 7-bis che recita testualmente:
“È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma (da € 223 a € 444).”
È bene, quindi, tenere acceso il condizionatore solo nel momento in cui si è in movimento, per evitare di dover pagare una salata multa per l’aria condizionata.
Ma perché è sanzionabile questo comportamento?
Perché è prevista la multa?
Il divieto nasce dall’intento di ridurre l’impatto ambientale delle automobili, le quali non solo inquinano attraverso la combustione del carburante, ma anche a causa dell’utilizzo del condizionatore.
Quando viene azionato, rilascia nell’atmosfera un’importante mole di gas nocivi, come anidride solforosa, ossido di azoto e anidride carbonica.
Ovviamente, l’impatto di una singola vettura è pressoché irrisorio, ma se si pensa che questa pratica è attuata da pressoché tutti gli automobilisti, ci si rende conto dell’impatto disastroso che si ha sul clima.
Nonostante queste conseguenze negative, bisogna ricordare e sottolineare che la multa per l’aria condizionata è prevista solo nel momento della sosta e non della fermata.
Bisogna, perciò, tenere a mente che: con sosta si intende quando il conducente rimane fermo per molto tempo – quindi, ad esempio, quando tutti i passeggeri scendono, incluso il conducente, e lasciano l’abitacolo per recarsi altrove. La sosta prevede lo spegnimento del motore.
La fermata, invece, si riferisce a una momentanea interruzione della marcia, in cui il conducente rimane a bordo del veicolo ed è pronto a riprendere lo spostamento.
Niente paura, quindi: è possibile tener accesa l’aria condizionata mentre si sta momentaneamente aspettando qualcuno all’interno del veicolo o mentre si accosta temporaneamente per un’urgente necessità.
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