Avvicinandoci sempre di più ai mesi freddi uno dei problemi che può presentarsi è la temperatura del motore bassa. Ce ne si accorge quando la lancetta del liquido di raffreddamento resta al minimo anche dopo svariati minuti di guida.
È importante non sottovalutare questa situazione perché (anche se non provoca gravi danni) un motore che non si scalda rende di meno e consuma di più. Diventando quindi più un problema economico.
Quando si pensa che la temperatura motore non sale, non bisogna subito preoccuparsi ma fare dei controlli e nel caso poi rivolgersi in officina.
Cosa fare se si ha la temperatura motore bassa
Dopo l’avviamento, la valvola EGR aiuta ad aumentare la temperatura del motore facendo ricircolare una piccola parte di gas di scarico. Quindi, se questo resta freddo, si consuma più carburante impedendo al sistema di riscaldamento di partire.
In generale un’auto a temperature miti impiega circa 5-10 minuti di giuda per scaldare il motore. Se questo non avviene i controlli da fare, in sequenza, sono:
- Verificare il funzionamento del sensore della temperatura del motore – il procedimento è spiegato in seguito.
- Smontare il termostato e controllarlo, immergendolo in acqua calda e rilevando la temperatura di azionamento.
- Controllare la corretta attivazione dell’elettroventola.
Controllo del sensore
Di tutti questi controlli il più semplice da fare è quello del sensore della temperatura motore.
Innanzitutto, bisogna capire se questo è difettoso. Di solito se questo non funziona aumenta il consumo di carburante e si hanno maggiori difficoltà ad avviare la macchina.
Questo sensore è una sonda ad immersione, a diretto contatto con il liquido refrigerante. Per questo, generalmente, si trova vicino al termostato o ai manicotti di raffreddamento. Non serve smontarlo per controllarlo. Questo si fa solo nel caso in cui lo si deve sostituire o è necessario rabboccare il liquido refrigerante.
Per fare questi controlli serve un multimetro (lo strumento per misurare la tensione) e verificare l’impianto elettrico e il sensore stesso:
- Impianto elettrico: si scollega il connettore e si misura la tensione dopo aver acceso il quadro. Generalmente dovrebbe leggersi una tensione di 5V.
- Sensore: bisogna misurare la sua resistenza ai pin, considerando anche l’effetto ambientale. In generale a 25°C la resistenza varia tra 2 e 6 kΩ (ohm, l’unità di misura della resistenza elettrica), mentre a 80°C è circa 300 Ω.
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