Negli ultimi anni, l’attenzione globale si è spostata verso soluzioni energetiche più sostenibili e a basse emissioni di carbonio, alimentando la ricerca e lo sviluppo di alternative ai carburanti convenzionali. In questo contesto, il diesel HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) ha catturato l’interesse come una promettente alternativa al tradizionale carburante diesel.
Questo articolo ti permetterà di conoscere tutte le caratteristiche del diesel HVO e tutti i vantaggi e gli svantaggi riguardo il suo utilizzo.
HVO è l’acronimo di Hydrotreated Vegetable Oil, in italiano olio vegetale idrotrattato. La parola olio, in questo caso, non è da collegare a prodotti come l’olio idraulico, ma indica la sua appartenenza alla categoria dei combustibili paraffinici.
I carburanti paraffinici sono un’alternativa al diesel a basso contenuto di zolfo. Nello specifico, l’olio vegetale idrotrattato (HVO) è un combustibile che può essere prodotto senza l’utilizzo di risorse fossili, ma solo attraverso la lavorazione di lipidi di scarto rinnovabili come l’olio vegetale, l’olio da cucina usato, tutti costituiti a loro volta da idrocarburi paraffinici.
Spesso è chiamato anche diesel rinnovabile o diesel verde.
Qual’è la differenza tra gasolio HVO e diesel?
Diesel e carburante HVO hanno proprietà chimiche e fisiche simili. Tuttavia, la composizione di quest’ultimo, priva di fossili e con un basso contenuto di carbonio lo differenziano dal diesel e lo rendono una scelta più attrattiva per coloro che cercano un’opzione di carburante sostenibile.
Il gasolio HVO, inoltre, a differenza del diesel tradizionale, ha anche una densità del carburante inferiore del 7%, un contenuto aromatico e di zolfo limitato e un valore di cetano più elevato. Nonostante ci siano queste disuguaglianze, l’HVO può essere comunque miscelato e utilizzato in qualsiasi proporzione con il diesel, il che permette una facile transizione, specialmente nelle applicazioni che impiegano gruppi elettrogeni di riserva con un basso consumo di carburante immagazzinato.
Chi può utilizzare il gasolio HVO?
Non tutti i veicoli diesel sono in grado di utilizzare il carburante HVO. È essenziale verificare che la vettura sia certificata per tale utilizzo, poiché solo alcuni motori Euro 5 e la maggior parte dei motori Euro 6 sono stati omologati dal produttore per funzionare con questo tipo di carburante, conformemente alle specifiche EN 15940 e EN 590.
Questo significa che solo sui veicoli che riportano nel libretto di circolazione o di manutenzione la specifica EN 15940 sono stati condotti test che ne attestano l’efficienza e i limiti di emissione previsti. Al contrario, nei veicoli più datati, con la specifica EN 590, tali test non sono stati effettuati, quindi manca l’omologazione per l’uso del carburante HVO.
Vantaggi e svantaggi del gasolio HVO
Vantaggi del carburante HVO:
- Il diesel HVO è prodotto principalmente da oli vegetali, di conseguenza è biodegradabile. In caso di eventuali perdite quindi il carburante è meno dannoso per l’ambiente rispetto al tradizionale.
- La produzione e l’utilizzo di HVO può portare a una riduzione delle emissioni di CO2 del 60/90% rispetto al diesel tradizionale.
- L’HVO può essere utilizzato nei motori diesel convenzionali senza la necessità di modifiche significative o adattamenti, facilitando la transizione verso questo tipo di carburante senza richiedere investimenti in nuovi veicoli.
Svantaggi dell’HVO:
- L’alto punto di cetano del gasolio HVO porta ad avere, in fase di accelerazione, una maggiore spinta e minore sforzo del motore, ma a causa della minore densità rispetto al diesel tradizionale si ha un leggero consumo in più, soprattutto in fase di marcia lunga e costante.
- Vulnerabilità per la contaminazione: il diesel HVO ha un alto punto di saturazione con l’acqua, per cui tende ad assorbire l’acqua di condensa che si crea all’interno dei serbatoi e a trattenerla, con il rischio che durante il funzionamento del motore, oltre al carburante anche l’acqua si introduca all’interno del sistema di alimentazione, generando rotture alla pompa e agli iniettori. Inoltre la condensa può generare all’interno del serbatoio muffe e batteri che danno origine al blocco del filtro e fermo macchina.
- L’HVO ha alte doti di detergenza che potrebbero staccare materiale organico dalle cisterne di stoccaggio utilizzate in precedenza per il gasolio tradizionale EN 590 se non pulite prima. La stessa cosa potrebbe succedere anche dentro il serbatoio dei veicoli che alternano carburante tradizionale con HVO. Un’azione troppo detergente potrebbe togliere dello sporco accumulato nel serbatoio del veicolo, nel filtro, causando seri problemi al sistema di alimentazione.
- Il processo di produzione è molto più costoso rispetto alla produzione di diesel tradizionale. Questo implica che il prezzo al consumatore sarà più elevato, limitando inizialmente la sua adozione.
- A causa della sua relativa novità sul mercato, il diesel HVO potrebbe avere una disponibilità limitata in molte stazioni di servizio. Questo potrebbe rappresentare un problema per chi utilizza veicoli alimentati a HVO.
Il diesel HVO rappresenta quindi una sfida e una prospettiva intrigante nel campo dei carburanti alternativi. Nonostante le difficoltà associate, offre un notevole potenziale per limitare l’impatto ambientale del settore dei trasporti e favorire la transizione verso fonti energetiche più sostenibili. Il suo sviluppo e la sua adozione su vasta scala potrebbero costituire un passo significativo verso un futuro energetico più ecologico e resiliente.