Falsate le emissioni della 500X
Dieselgate Fiat potrebbe sembrare un’accoppiata alquanto strana. Eppure, da qualche giorno si vocifera sulle accuse mosse contro FCA che avrebbe falsato i dati relativi ai sistemi di monitoraggio truccando quelli inerenti alle emissioni di gas nocivi. Ecco perchè Fiat è finita nel calderone della polemica sullo scandalo emissioni.
Il settore automobilistico ha già conosciuto questo tema con il dieselgate Volkswagen e la casa tedesca sta scontando la propria colpa con perdite non da poco sul piano economico.
Ecco perchè “prevenire è diventato meglio che curare” e per tale ragione, sul banco degli imputati sono finiti i motori diesel di alcune case automobilistiche europee, analizzati dalla Federal Motor Transport Authority (KBA).
53 i veicoli presi in esame e i diesel sotto osservazione sarebbero quasi tutti “made in Germany” (Volkswagen, Opel e Mercedes), ma il ministro dei trasporti tedesco ha dichiarato che saranno effettuati controlli rigorosi anche sui modelli Fiat.
Secondo quanto riportato da Bild, popolare quotidiano tedesco, l’indagine della KBA sulle emissioni diesel di Fiat avrebbe svelato l’impiego sulla 500X di un dispositivo in grado di alterare i dati dei test.
Non sarebbe certamente una novità dopo l’ammissione di Mitsubishi (truccava i test già dai primi anni ’90), ma che un nuovo dieselgate Fiat possa riguardare una casa italiana fa certamente scalpore dal momento che, riguarda un po’ tutti noi.
Ecco il trucchetto del dieselgate Fiat
Il dieselgate di Fiat è stato svelato da chi, in realtà, con la casa del Lingotto ha poco a che fare. Stiamo parlando di Bosch, che già in passato si era “macchiata” di aver sviluppato il defeat-device per Volkswagen falsando i test sulle emissioni.
Bosch avrebbe informato le autorità tedesche dell’utilizzo di un meccanismo da parte di Fiat, in grado di disattivare virtualmente i filtri dello scarico nel modello Fiat 500X. Ma Bosch, una volta seminato il panico non ha più rilasciato dichiarazioni.
Tutto sarebbe gestito da un timer che rileva il tempo in cui l’auto è accesa. Questo dispositivo però, stando al rapporto, si spegnerebbe “magicamente” dopo 22 minuti, il test sulle emissioni però ha una durata di circa 20 minuti e quindi disabilita i dispositivi di controllo dei NOx prima del dovuto.
C’entra la finestra termica?
Non è chiaro se i dati truccati provenissero SOLO dal dispositivo, quello che è certo che tutte le case automobilistiche sottoposte ai test facevano largo utilizzo della finestra termica, che in pratica giustificherebbe la “poca attenzione” alle emissioni per evitare che il motore vada in condensa o possa essere soggetto ad altri danni.
Ma queste non sono le prime accuse rivolte a Fiat. Un gruppo ambientalista tedesco infatti, Deutsche Umweilthlife, sosteneva di aver provato la 500X e di aver scoperto alcune irregolarità nel motore: esso risultava 20 volte più inquinante una volta caldo, rispetto ai limiti consentiti dalle leggi sui NOx.
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