FCA-Google: pronta la Chrysler Pacifica
FCA-Google partnership concreta. Sergio Marchionne sembra aver scavalcato le proposte di MG e PSA, per mirare a qualcosa di più concreto: la tecnologia.
FCA dunque è pronta alla guida autonoma, e per muovere i primi passi ha scelto il colosso americano che da anni ormai sta sviluppando l’auto “che si guida da sola”.
Dunque è stata scelta la strada della tecnologia e secondo quanto riportato da un blog specializzato vicino alle parti, autoextremist.com, la prima vettura che potrà vantarsi della guida autonoma sarà la Chrysler Pacifica, e le notizia è stata confermata anche dal Wall Street Journal e da automobilemag.com che fanno presagire un’imminente chiusura delle trattative.
Marchionne infatti ha ben chiaro come ormai la tecnologia stia entrando prepotentemente nel mondo dell’automotive e già a al Salone di Ginevra aveva dichiarato come FCA fosse venuta a contatto con le realtà più importanti del mondo dell’IT: da Tim Cook di Apple fino ad Elon Munsk di Tesla, e in occasione del suo ultimo viaggio negli States lo stesso Marchionne era salito proprio sulla Google Car.
In un’intervista rilasciata a George Kacher l’AD di Fiat-Chrysler ha ribadito che: “Google può comprare qualsiasi costruttore di auto con soldi cash. E Apple, ha ottenuto profitti netti per 24 miliardi di dollari in un trimestre. Non ha senso. Cosa stiamo difendendo? Cosa?»
FCA-Google: cooperazione tecnologica
La strategia attuata da Marchionne in realtà non fa altro che palesare delle intenzioni che fin qui erano rimaste se non taciute, almeno nascoste in secondo piano. FCA ha capito come non si possa rinunciare alla tecnologia e, proprio per questo motivo serve trovare un modello di business che sia conveniente per tutti.
FCA-Google è una coppia ormai pronta alle nozze, e ora sono anche più chiare le intenzioni del Lingotto: se stai portando a casa una partnership importante, allora è meglio risparmiare dei soldi per un qualcosa che garantisca in un imminente futuro uno scambio di competenze, è questo il reale investimento.
Continua Marchionne: «Il mio approccio è quello di essere completamente aperto alla tecnologia. Penso che il prossimo paradigma di questo business sia la cooperazione tecnologica con chi fa innovazione. Google è uno. Apple un altro, così come Uber. Tutto ruota intorno l’accesso completo alle informazioni su ciò che le persone fanno dentro l’auto.
Il punto chiave è trovare un modo che ci permetta di coesistere con gli innovatori, mettendo sul piatto le nostre competenze. La velocità è essenziale. Dobbiamo stabilire una connessione al più presto, relazionarci con i grandi player, con le nuove realtà, con gli outsider, con tutti. L’obiettivo è una condivisione del lavoro ad alto livello. Noi costruiamo veicoli, loro sviluppano la tecnologia che li equipaggiano. Idealmente, potrei prendere questi sistemi e utilizzarli su tutti i miei brand».
Perché Google ha scelto FCA ?
Ma perchè la scelta di Google è ricaduta proprio su FCA? Tutto ruota attorno alla gestione dei dati sensibili e alla proprietà delle tecnologie: Google aveva infatti rifiutato la proposta di M.G. proprio per la disparità di opinioni riguardo questi due temi.
Ed ecco allora che Marchionne ha intravisto la possibilità di una partnership lampo FCA-Google; la motivazione è chiara: colmare il gap tecnologico di FCA che va a coincidere con quello di Google in fatto di costruzione auto. Apple ha ormai virato verso un alleato tedesco, anche se Mercedes e BMW sembrano giocare ancora un po’ troppo a braccio di ferro sempre per la gestione delle informazioni.
Ma pensate una 500 connessa al suo motore di ricerca, o una fiammante Ferrari che forse, un giorno, si guiderà da sola? Assurdo? No.