Si è svolta ieri ad Hannover l’assemblea generale dei soci della casa automobilistica di Wolfsburg durante la quale l’amministratore delegato del gruppo, Matthias Mueller, è intervenuto portando pessime notizie. Il KBA, l’autorità di omologazione tedesca, ha approvato il recall in officina di un altro milione di vetture marchiate Volkswagen perché coinvolte nello scandalo dieselgate.
Volkswagen: a chi tocca per primo?
L’intenzione del grande marchio del mondo automotive è sicuramente completare l’operazione entro la fine dell’anno, motivazione per la quale continuano i richiami in fabbrica.
Innanzitutto si procederà con le auto con motori EA 189 da 2,0 litri. A seguire le cilindrate minori, raggiungendo così il numero totale di 3,7 milioni di autovetture richiamate. Si tratta di una percentuale molto alta, che si attesta all’incirca al 50% delle auto in Europa.
I principali modelli coinvolti sono: Vw Passat, Tiguan, Caddy, Golf, Seat Exeo, Skoda Superb e alcuni modelli di A3, A4 e Q5 di Audi.
Un’assemblea di proteste
Al termine del discorso del CEO, gli azionisti di minoranza hanno potuto esprimere tutto il loro dissenso, la rabbia e le preoccupazioni in merito alla questione dieselgate.
Durante l’assemblea generale, la prima dopo lo scandalo, Markus Dufner, presidente di un gruppo critico di azionisti, ha sottoposto il presidente del consiglio di sorveglianza, Hans-Dieter Poetsch, a numerosi attacchi.
Per il momento però, l’appoggio al Consiglio di Amministrazione è sicuro, grazie al sostegno da parte delle famiglie Porsche e Piech che, tramite la holding di famiglia, detengono il 52% delle azioni ordinarie di Volkswagen.
Solamente pochi giorni fa è stata aperta l’inchiesta dalla procura di Braunschweig sull’ex, Martin Winterkorn, e sull’attuale capo del marchio, Herbert Diess, per manipolazione del mercato.
A nove mesi dallo scoppio dello scandalo dieselgate, ancora non si è giunti a una conclusione sulle vere responsabilità; sicuramente si tratta di un duro colpo alla reputazione del gruppo, un colpo che è già costato più di 16 miliardi di euro.