Donne, interessate alla manutenzione dell’auto
“Donne e auto” è sempre stato un argomento molto dibattuto. Dal classico proverbio donne al volante, pericolo costante all’idea che l‘uomo sia l’unico capace di rapportarsi al mondo dei motori, si è sempre creduto che le donne non vogliono e non devono occuparsi di tutto ciò che riguarda l’auto.
Perciò, stupiranno in molti i risultati ottenuti dall’indagine di Midas Italia sul mercato dell’auto e della sua manutenzione. Di tutti gli automobilisti le donne raggiungono delle percentuali consistenti: il 31% proprietarie di un’auto e ben il 40% acquirenti di nuove vetture. Infine, il 23,1% si rivolge a un’officina per la revisione o riparazione della macchina: sono giovani, con un target dai 24 ai 35 anni.
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Certo, le percentuali non sono altissime, ma sono in costante crescita.
Il gentil sesso nei lavori “da uomini”
Una ricerca di ormai tre anni fa contava 700 donne lavoratrici in officine o carrozzerie, e solo in Lombardia ce n’erano 70. Per quanto riguarda gli altri lavori “da uomo”, l’Italia all’inizio del 2013 presentava 1800 camioniste, 400 elettriciste, 2.300 fabbri, 140 idraulici, 300 falegname e oltre 300 calzolaie.
Insomma, nonostante le donne siano assolutamente capaci di svolgere un lavoro che si considera da sempre maschile, la maggior parte delle persone sono ancora scettiche ad affidarsi al gentil sesso. La diffidenza e i pregiudizi sono un freno, ad esempio, per chi si rivolge a officine gestite da una donna.
Donne e auto: quando le officine si colorano di rosa
Per sfatare il mito della donna che non può permettersi, sia fisicamente che mentalmente, di fare un lavoro “maschile”, ci sono moltissimi esempi che si possono citare.
Il più sorprendente è quello dell’officina Only Girls, un garage nato nel 2014 a Parigi, gestito da donne per sole donne. Il progetto nasce contro tutte le officine gestite da uomini che, approfittando della concezione che le ragazze non capiscano nulla di auto, aumentano i prezzi o sono superficiali nella riparazione. Only Girs arriva in soccorso alle automobiliste e le salva da questa situazione, cercando di essere più trasparente possibile nei prezzi e nell’intervento sulla vettura.
Si può parlare anche di Sandra Aguebor-Ekperuoh, primo meccanico femminile in Nigeria, dove nel 1995 ha aperto una propria officina. Oltre a questo, si occupava anche di formazione a livello professionale per giovani ragazze che volevano specializzarsi in meccanica o in idraulica.
In sostanza, come gli uomini sono capaci di fare lavori ritenuti femminili, anche le donne possono benissimo fare il meccanico.