L’estate sembra essere arrivata tutto d’un colpo sulla nostra amata penisola. Già, l’estate, la stagione del sole, del caldo, delle partenze; la stagione in cui la pelle è più scura, l’acqua più calda e le bibite più fredde; la stagione di falò sulla spiaggia, delle lunghe notti sotto le stelle, delle passeggiate a piedi scalzi sull’erba.
Tutto questo però resta ancora un sogno. Splendido, incantato, poetico, ma pur sempre un sogno. Sì perché dobbiamo tornare alla realtà, alle nostre vite, al lavoro e alle mille faccende di casa. Le nostre giornate sembrano talmente frenetiche da non avere nemmeno il tempo per respirare.
Fortunatamente è arrivato il tanto atteso weekend. Altri impegni e appuntamenti? Sicuro che siano davvero improrogabili? Concediti di sognare per qualche minuto! Seguici con questa edizione di “Post in the Weekend“, noi di CercaOfficina.it abbiamo in serbo una sorpresa per te.
Agropoli: alla scoperta del Cilento
GIORNO 1
La mattina di questo sabato non mettere la sveglia presto. Lasciati cullare dai sogni e fa’ che sia il sole che filtra le finestre a destarti. Goditi una soddisfacente colazione, prepara i bagagli e solo quando tutto sarà pronto accendi il motore.
Partendo da Napoli, la destinazione di questa gita ti porta in direzione Sud-Est, a poco più di 1 h e mezza di distanza, dove si trova l’antico borgo di Agropoli.
Situata nel cuore del Cilento, una “sub-regione” della Campania dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, Agropoli è innanzitutto una rinomata stazione balneare. Collocata sul Golfo di Salerno, la cittadina vanta ben 3 lunghi chilometri di costa.
Per questo caldo sabato di giugno però non vogliamo solamente portarti al mare; vorremmo farti scoprire le emozioni che il centro della città, nonostante le sue dimensioni ridotte, saprà regalarti.
A questo si accede tramite una grande porta d’ingresso sulla quale puoi osservare, quasi a darti il benvenuto, gli stemmi dei Duchi Delli Monti Sanfelice, gli ultimi possessori feudali della città, e, a farla da cornice, cinque merli in pietra. La porta è collegata con la cinta muraria, le cui braccia racchiudono il centro storico.
Al suo interno è possibile passeggiare lungo un’ampia zona pedonale: strade, vicoli, piazze e corsi si intersecano l’uno con l’altro. Tra questi ti imbatterai sicuramente nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, intorno alla quale si nasconde un mistero risalente al Cinquecento, quando in mare venne miracolosamente ritrovata la Statua della Vergine.
Inoltre, percorrendo le strade del paese si trovano numerosi negozi e tanti locali dove puoi prenderti cinque minuti di pausa e, perché no, magari rinfrescarti con una bibita dissetante o con un aperitivo.
L’ora di pranzo infatti è giunta. Lascia al pomeriggio la visita delle attrazioni principali della città di Agropoli e dedicati a qualche esperienza culinaria!
DOVE MANGIARE:
Per non perdere molto tempo ti consigliamo di fare un salto al ristorante “U Suricin“. Situato nel centro storico, il locale è adatto proprio per chi è in vacanza e ha voglia di mangiare qualcosa di gustoso senza dover restare troppo tempo “con le gambe sotto il tavolo“.
Ti consigliamo quindi questo ristorante molto caratteristico dove poter gustare un’ottima pizza. Le numerose alternative sono prevalentemente legate ai prodotti e ai sapori del territorio del Cilento e la sua particolarità è che la pizza verrà tagliata e servita in cesti di vimini.
Agropoli: storia e tradizioni
Proseguendo il tour della città, una delle tappe obbligatorie è sicuramente il Castello Angioino. Collocato al centro del borgo, su un promontorio e accerchiato da un fossato, l’antico castello è sicuramente una delle mete preferite dei turisti.
La roccaforte racchiude al suo interno, a sua volta, tanti piccoli edifici, un giardino e una grande piazza dove, prevalentemente nel periodo estivo, viene allestito il palco per il teatro all’aperto.
Il fatto che anticamente il borgo fosse un dominio dei Borbone e vista la sua posizione privilegiata sul mare, non stupisce che ad Agropoli, come in molti altri paesi del Cilento, si possano trovare diverse torri difensive sulla costa.
Tra queste, con funzione del tutto differente, spicca il Faro Punta Fortino. L’edificio è stato costruito solamente nel 1929 e si innalza sul litorale per oltre dieci metri di altezza.
Ormai giunto vicino al mare sarebbe un peccato non trascorrere del tempo sulla spiaggia, anche se non è lo scopo del nostro itinerario… almeno non per oggi! Uniamo dunque lo spirito avventuriero che ti ha guidato per tutta la giornata e la voglia di fare un tuffo in questo splendido mare dalle acque limpide e cristalline.
Seguici quindi a Baia di Trentova, il cui nome, secondo l’antica leggenda, è legato al fatto che in passato furono trovate 30 uova di gabbiano o di tartaruga marina. La perla del Cilento saprà incantarti con le sue acque blu e verdi e con il meraviglioso scoglio bianco che, secondo i più antichi racconti, apparteneva a una delle sirene di Ulisse.
DOVE MANGIARE E DORMIRE:
La giornata è giunta al termine ed è arrivato il momento di recuperare le energie perse, perché non davanti a una ricca cena?
Ti consigliamo dunque di recarti presso il B&B “Vecchio Saracino”. All’interno della struttura si trova anche un caratteristico ristorante dove, con una spesa media di 25€ a persona, potrai gustare squisite prelibatezze al sapore di mare. Tra i piatti della tradizione Cilentana ricordiamo, ad esempio, i paccheri con rana pescatrice e vongole veraci.
Nella struttura potrai anche trovare un posto dove riposare. Le cinque camere di cui dispone il B&B sono arredate in stile moderno e dotate di tutti i confort, affinché tu possa trascorrere una notte rilassante e rigenerante.
Prima di andare a dormire però, puoi fare una passeggiata sulla strada che affaccia direttamente sulla costa, il Lungomare San Marco. Più volte insignito della Bandiera Blu, questo è sicuramente una delle parti più movimentate della cittadina; percorrendolo avrai modo di godere di un panorama suggestivo sulla Torre San Marco.
Castellabate: uno dei borghi più belli d’Italia
GIORNO 2
Il Cilento è una delle poche terre ancora intatte, dove le acque limpide e incontaminate si integrano perfettamente con la ricca vegetazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. I paesaggi incantati che vi saprà offrire sono numerosi e purtroppo il tempo limitato ci ha obbligato a fare una scelta.
Dopo aver scoperto la bellissima Agropoli, è giunto il momento di prendere la nostra cara amica a quattro ruote e di spingerci a una ventina di minuti più a Sud, verso quello che è stato definito uno dei borghi più belli d’Italia, nonché patrimonio mondiale dell’UNESCO: Castellabate.
Il piccolo paesino campano vanta una struttura medievale: stradine, vicoletti, archi e palazzi si susseguono fino a giungere, in posizione centrale e dominante, al Castello. La piccola fortezza risale al 1123 circa ed è stata costruita per proteggere la popolazione locale da attacchi saraceni.
La sua struttura è molto alta, imponente e massiccia; sostenuta da quattro torri, al suo interno si trovano abitazioni, forni, cisterne e magazzini.
Oltre al Castello, sono state costruite sulla costa diverse torri difensive, in una posizione strategica per avvistare le navi nemiche. Tra queste, quella meglio conservata è torre della “Pagliarola” o “Perrotti“, accorpata all’omonimo palazzo che si affaccia sul litorale.
Per questa domenica calda e soleggiata, non potevamo ignorare il fatto che nel Cilento si trovano numerose località balneari, tra cui la stessa Castellabate. Prepara dunque costume, asciugamano e, mi raccomando, protezione solare e recati nella più suggestiva e selvaggia spiaggia della zona: Punta Licosa.
Il mare è limpido, azzurro, cristallino e trasparente con fondali rocciosi ricchi di fauna e flora marina. La spiaggia di sabbia dorata è quasi totalmente accessibile, a parte per un breve tratto raggiungibile solo via mare, e da questa è possibile scorgere in lontananza l’isolotto di Licosa.
L’atmosfera magica della località è legata anche alla leggenda secondo la quale la sirena Leucosia, spinta dalla disperazione per un amore non corrisposto, si sarebbe gettata da una rupe trasformandosi nello scoglio che definisce il profilo di Punta Licosa.
DOVE MANGIARE:
Il fatto che Punta Licosa sia una delle terre più intatte della zona fa sì che non ci siano molti ristoranti immediatamente accessibili a piedi. Potrai quindi scegliere se preparare dei panini oppure se spostarti con la macchina.
In questo caso ti consigliamo il ristorante del lido “La Tartaruga” dove, affacciato direttamente sulla spiaggia, potrai gustare del pesce freschissimo, godere della vista del mare e trovare pace e relax grazie al connubio tra il rumore delle onde e i sapori del mare.
Il resto della giornata puoi trascorrerla come più preferisci: le spiagge della zona sono una più bella dell’altra, sono numerose e avrai solo l’imbarazzo della scelta.
Nella speranza che alla fine ne sia valsa la pena, ti auguriamo un buon rientro a casa e una buona settimana. Ti aspettiamo il prossimo venerdì con un nuovo appuntamento con “Post in the Weekend“.