L’Italia è il primo paese per tecnologie e diffusione del metano per autotrazione, ma uno degli ultimi per le normative. Il cambiamento è finalmente vicino. Chi possiede un auto a metano potrà, a breve, fare rifornimento autonomamente come per benzina, GPL e Diesel. In questa maniera, si contribuirà ad aumentare la diffusione delle auto alimentate a gas naturale che incidono l’1,9% sul mercato. Queste oltre a garantire emissioni più basse, costano meno.
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Sono circa 930.000 gli automobilisti italiani che possiedono un auto a metano. Secondo i dati riportati da ACI del 2017, oltre un terzo di questi automobilisti sono concentrati nelle regioni situate a Nord-Est, in vetta vi è l’Emilia-Romagna, seguita da Marche e Veneto. Nel giro di pochi mesi essi potranno rifornire i loro mezzi senza più essere vincolati agli orari di lavoro dei distributori.
Approvazione definitiva dall’Unione Europea
Il 21 Gennaio scorso si sono concluse le consultazioni a Bruxelles da parte della Commissione Europea. Il testo non ha subito alcuna modifica, superando dunque nella sua totalità il vaglio europeo. Ora, l’iter che il decreto deve affrontare è quello dell’auspicabile firma da parte dei due vicepresidenti del Consiglio Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Dopo l’approvazione del decreto anche da parte dei due ministri, la norma potrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Questa fase dovrebbe concludersi entro la fine del mese. A seguito del periodo di vacatio legis di 30 giorni la norma entrerà in vigore.
Cosa cambia
Il self service per le auto a metano sarà un enorme vantaggio per chi ha scelto tale tipo di alimentazione. Attualmente questi automobilisti si riforniscono nelle pompe attrezzate e soltanto negli orari di apertura con l’operatore che effettua il servizio. Per ogni quartiere sono pochi i punti di rifornimento per il metano, quindi negli orari di punta è facile incontrare file di auto che devono fare il pieno. Con il servizio fai da te sarà possibile fare rifornimento quando più opportuno per le proprie esigenze; eliminando quindi la preoccupazione del rifornimento agli automobilisti.
La nuova procedura
Il self service implicherà alcuni passaggi tecnici e disciplinari. È previsto un breve corso di formazione rivolto agli automobilisti che si accingono a fare rifornimento. Dopo che l’utente completerà la procedura di pagamento che deve avvenire necessariamente elettronicamente, quindi tramite Bancomat o carta di credito, verrà sbloccato un video tutorial multilingue esplicativo sull’uso. Conseguentemente la responsabilità dell’operazione ricadrà direttamente sull’automobilista, sollevando quindi il titolare dell’impianto. Il sistema non chiederà l’autenticazione dell’utente, come accade oggi per i gestori e il personale di servizio.