Blocchetti difettosi GM: ammissibili le vecchie cause
Secondo quanto confermato da un report dell’Associated Press, il giudice Jesse Furman ha dichiarato l’ammissibilità delle cause relative al deprezzamento delle vetture coinvolte nello scandalo dei blocchetti difettosi a partire dal 2014.
Questo non significa che automaticamente saranno tutte accolte: infatti, alla richiesta faranno seguito un’accurata discussione e verdetto finale.
Per le auto non richiamate invece, sarà possibile solamente richiedere un indennizzo per la drastica perdita di reputazione della General Motors.
Inoltre, GM ha già patteggiato ben 900 milioni di dollari per i decessi, 35 milioni di multa alla Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration, ente statunitense per la vigilanza sulla sicurezza stradale) e i dovuti risarcimenti riconosciuti ai 275 feriti e ai familiari delle 124 vittime accertate.
Il caso dei blocchetti difettosi GM
Ricordiamo tutti la motivazione dello scandalo della multinazionale statunitense? Rinfreschiamoci la memoria.
Nel 2014 vengono richiamate alcune Chevrolet Cobalt e HHR, Pontiac G5 e Solstice, e Saturn Ion e Sky.
Su queste vetture era accaduto che la chiave di avviamento fosse passata dalla modalità “On” a “Off” di colpo, determinando lo spegnimento del motore con conseguente blocco di servosterzo, servofreno e soprattutto airbag.
Il problema si manifestava nei casi in cui alla chiave fossero attaccati ciondoli o altre chiavi in quanto il peso faceva ruotare male il blocchetto di accensione.
Nonostante il malfunzionamento fosse noto al gruppo automobilistico fin dal 2004, nulla si fece per porvi rimedio. Pertanto, dopo ben 31 in incidenti di cui 13 letali, sono state richiamate in officina 2,6 milioni di auto (prodotte tra il 2003 e il 2007).
Nel frattempo però è emerso un altro fatto estremamente allarmante. Secondo il Center Auto Safety, gli airbag delle Chevrolet e delle Saturn Ion non hanno funzionato adeguatamente.
Sono ben 303 i morti che sarebbero da ascriversi alla loro mancata apertura. L’accusa è stata mossa anche nei confronti del Nhtsa per non essersi occupata a dovere del problema.