Il bollo auto, noto anche come tassa di possesso, è un’imposta obbligatoria per tutti i proprietari di veicoli, come automobili, motocicli e furgoni. È legata alla proprietà del mezzo e non al suo utilizzo, rendendola una delle imposte più discusse in Italia.
Un’imposta regionale con modalità di pagamento specifiche
Essendo un tributo regionale, l’importo del bollo auto varia in base alla regione di residenza del proprietario, rendendo fondamentale comunicare tempestivamente eventuali cambi di domicilio. Tuttavia, nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna, la gestione della riscossione è affidata direttamente all’Agenzia delle Entrate, anziché alle amministrazioni regionali.
Il bollo deve essere versato annualmente e in anticipo per i 12 mesi successivi. L’imposta si applica a tutti i veicoli registrati nell’Archivio Nazionale Veicoli (ANV) del Ministero dei Trasporti e resta dovuta anche se il veicolo non viene utilizzato, purché risulti iscritto al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Fanno eccezione alcune categorie particolari di mezzi, per cui sono previste esenzioni o agevolazioni.
Agevolazioni per veicoli storici
Sono previsti benefici fiscali per alcune tipologie di mezzi:
- Auto d’epoca: i veicoli immatricolati da oltre 30 anni sono automaticamente esentati.
- Auto di interesse storico: per i veicoli con un’età tra 20 e 29 anni, che possiedono il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) e un’annotazione specifica sulla carta di circolazione, l’importo è ridotto del 50%.
Il Superbollo: la tassa per i veicoli di alta potenza
Oltre al classico bollo auto, i veicoli con potenze elevate sono soggetti al Superbollo, un’addizionale introdotta durante il governo Monti. Questa imposta si applica alle vetture che superano i 185 kW (circa 250 CV) e prevede un costo aggiuntivo di 20 euro per ogni kW eccedente la soglia, da sommare al normale bollo.
Il calcolo del Superbollo non considera solo la potenza: anche l’età del veicolo, la targa e la regione di residenza del proprietario possono influire sull’importo finale.
Riduzione del bollo graduale per i veicoli più datati
L’imposta si riduce progressivamente con l’invecchiamento del veicolo, seguendo un criterio stabilito che prende in esame la data di costruzione (generalmente coincidente con l’immatricolazione). Le riduzioni sono:
- 12 euro/kW dopo 5 anni.
- 6 euro/kW dopo 10 anni.
- 3 euro/kW dopo 15 anni.
- Esenzione completa oltre i 20 anni.
La gestione del bollo auto e del Superbollo può sembrare complessa, ma conoscerne i meccanismi e le eventuali agevolazioni aiuta i proprietari di veicoli a rispettare gli obblighi fiscali senza sorprese.
Il bollo auto, pur essendo un’imposta molto dibattuta, rappresenta un elemento chiave del sistema tributario italiano. Il Superbollo, invece, si rivolge esclusivamente ai veicoli di alta gamma, rendendo il possesso di questi mezzi un impegno economico significativo. Essere informati sulle scadenze e su eventuali sconti è essenziale per evitare sanzioni e ottimizzare i costi legati alla propria auto.