Ferrara: dalla città delle biciclette alla piccola Venezia

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Ferrara: la città delle biciclette

L’ondata di maltempo che attanagliava l’Italia fino a pochi giorni fa pare aver allentato la presa. Finalmente puoi sfruttare il poco tempo libero godendoti un po’ di sole.

Quante volte ti è capitato di fuggire dall’ufficio in pausa pranzo per mangiare un boccone all’aria aperta dove il tepore primaverile ti avvolge tra le sue braccia? Quante volte invece, nell’impossibilità di abbandonare la tua scrivania, ti sei crogiolato nel solo desiderio di trascorrere una frizzante e fresca giornata di maggio?

Fortunatamente è arrivato il tanto desiderato weekend, le previsioni meteorologiche sembrano essere dalla tua parte e, in aggiunta, l’8 maggio è la festa della mamma. Perché non regalare alle nostre care mamme una gita fuori porta? Il team di CercaOfficina.it, con la consueta rubrica “Post in the Weekend“, si è preoccupato di pianificare l’itinerario. Non resta che preparare i bagagli al volo e montare sulla tua amica a quattro ruote.

GIORNO 1:

Partendo da Bologna, in direzione Nord/Nord-Est, a una cinquantina di minuti di distanza si trova la bellissima città di Ferrara.

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La distanza tra Bologna e Ferrara
fonte: google maps

La città di Ferrara, capoluogo di provincia della regione Emilia Romagna, è una delle città più belle dell’Italia Settentrionale. La sua importanza è legata alla presenza della famiglia degli Este che governò la città per ben quattro secoli.

Nel 1598 il dominio passa allo Stato della Chiesa: al periodo fiorente e prosperoso che ha caratterizzato la storia medievale della città, segue una fase di declino. Solamente con l’unificazione del Regno d’Italia Ferrara torna ad essere celebre e ammirata da tutta l’Europa.

L’atmosfera che la circonda ha fatto guadagnare a Ferrara l’attributo di “Città delle Biciclette“. Il clima infatti, è molto rilassato, tranquillo e ben lontano dalla vita frenetica che si conduce in altre grandi metropoli come Milano.

Inoltre, il fascino e la sontuosità delle attrazioni ferraresi non fanno altro che allietare la quotidianità di quelle persone che la città la vivono tutti i giorni, che percorrono le sue strade, i suoi quartieri e le sue piazze e che frequentano i luoghi situati nei punti nevralgici del centro storico.

Proprio per la carica di storia e bellezza che lo contraddistingue, il centro storico è stato addirittura definito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. È infatti circondato dalle mura cittadine, la cui estensione di quasi 10 km garantiva alla città una buona sicurezza da attacchi nemici.

La Porta degli Angeli permette di accedere a una delle più belle vie del mondo: Corso Ercole d’Este. Il corso è totalmente pedonale e quasi privo di negozi: la struttura rinascimentale viene così conservata. La strada conduce nel cuore di Ferrara dove si trova il Castello Estense.

Ferrara: un tour tra le meraviglie estensi

Simbolo della città, il Castello Estense viene chiamato anche Castello di San Michele poiché la sua costruzione ha avuto inizio proprio nel giorno di San Michele.

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Il meraviglioso Castello Estense, uno dei più importanti lasciti degli Este
fonte: estense.com

Inizialmente concepito come sede militare con numerose scuderie, armerie e magazzini, il castello viene in seguito convertito ad abitazione degli Este. Questi infatti decidono di abbandonare il palazzo municipale per recarsi nel castello, in modo da poter godere di una maggiore protezione da eventuali assalti o aggressioni dei nemici.

Il municipio e il castello restano comunque collegati tra di loro da un corridoio rinominato Via Coperta, all’interno del quale è tuttora possibile ammirare grandi opere artistiche. Esternamente al castello si trova il Parco Pareschi i cui giardini si estendono fino al muro di cinta.

Una seconda grande attrazione della città è sicuramente la Cattedrale di Ferrara. Inizialmente, la sede vescovile si trovava sulla riva destra del Po dove oggigiorno è possibile visitare la Basilica San Giorgio Fuori le Mura, la chiesa più antica della città. Quando la popolazione ferrarese iniziò a spostarsi verso la riva sinistra del fiume diventa necessario spostare anche il luogo di culto.

Viene così costruito in Piazza delle Erbe (oggi rinominata Piazza Trento e Trieste, una delle principali della città) l’imponente Duomo in stile gotico, dalla sfarzosa facciata in marmo bianco, dedicato a San Giorgio. Al centro del portale infatti è raffigurato il santo che uccide il drago.

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L’imponente Cattedrale di Ferrara che si innalza su Piazza Trento e Trieste
fonte: mapio.net

DOVE MANGIARE:

Per non perdere troppo tempo da dedicare invece al tour della città, perché non cogliere l’occasione di mangiare un’ottima piadina ferrarese? La piadina, si sa, è una delle specialità tipiche emiliane.

CercaOfficina.it ti consiglia quindi di andare alla piadineria “Mordicchio La Piadina“. Le piadine vengono preparate con ingredienti freschi e genuini di tutti i tipi, per soddisfare chiunque.

COSA VEDERE:

Dopo questo boccone al volo, puoi continuare il tour della città. Di fronte alla Cattedrale si trova Piazza del Municipio, riconoscibile dal grande scalone d’onore che conduceva alla prima residenza degli Este .

Uno degli edifici storici di Ferrara è sicuramente Palazzo dei Diamanti. Costruito nel 1492, il palazzo presenta una facciata a “punta di diamante” composta da ben 8500 blocchi di marmo bianco e rosa.

Al suo interno oggi vengono organizzate numerose mostre artistiche dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, mentre al piano superiore si trova la Pinacoteca Nazionale della città.

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La struttura caratteristica del Palazzo dei Diamanti
fonte: google.com

Oltre a Palazzo dei Diamanti, Ferrara vanta altri due affascinanti palazzi: Palazzo Paradiso e Palazzo Schifanoia.

Palazzo Paradiso è il centro della vita culturale della città. Per molto tempo sede dell’Università di Ferrara, dal 1753 il palazzo è divenuto anche base della Biblioteca Comunale Ariostea.

Al suo interno si possono trovare numerose opere letterarie tra le quali è sicuramente degna di nota l’edizione originale dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e alcune lettere di Torquato Tasso, la cui tomba si trova proprio nell’edificio. La città ospita anche la casa di Ludovico Ariosto, situata nella via omonima.

Palazzo Schifanoia invece è stato eretto nel corso del Trecento e ampliato il secolo successivo da Borso d’Este con sale magnificamente affrescate. Tra queste, il Salone dei Mesi è quello che ha reso celebre il palazzo. Il salone, lungo ben 24 metri, raffigura il ciclo dei mesi con i corrispondenti segni zodiacali. Il protagonista è ovviamente il Duca.

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Il Salone dei Mesi all’interno del Palazzo Schifanoia
fonte: wga.hu

DOVE MANGIARE:

La cucina ferrarese è l’unione delle specialità emiliane e venete. Rinomate sono le paste fresche come i cappellacci con zucca o le lasagne, o il tradizionale pasticcio di maccheroncini con ragù, funghi o tartufo.

In questo tour per la città quindi, ti consigliamo di prenderti del tempo per gustare le prelibatezze che la “Trattoria Le Nuvole” ti preparerà. Il menù comunque offre pietanze a base di carne e di pesce, da quelle più legate alla tradizione ferrarese a quelle più “nazionali”, non mancando mai in originalità.

Se si volesse scegliere il menù standard comprensivo di antipasto, primo, secondo e dolce, il prezzo è di 40€. Diversamente, è comunque possibile selezionare alla carta ciò che si desidera.

DOVE DORMIRE:

La giornata è ormai giunta al termine. Ferrara, essendo anche un’eccellente città universitaria, ospita serate che talvolta possono essere movimentate grazie alle discoteche o ai pub dislocati per la città. Questo non preclude ovviamente la possibilità di trascorrere una serata in un locale più tranquillo, sorseggiando un cocktail, una birra o un buon bicchiere di vino.

Se la stanchezza invece inizia a diventare insistente, allora potrai trovare riposo nel B&B “Honey Rooms“. Situato in una delle vie centrali della città (affaccia sul Campanile della Cattedrale), il B&B offre ai suoi clienti un ambiente intimo e coinvolgente dove poter soggiornare, dotato di tutti i confort necessari (TV, Wi-Fi, asciugacapelli, ecc…). I prezzi per una camera doppia partono da 80€.

Comacchio: la “piccola Venezia” che pochi conoscono

L’aria fresca di Ferrara ha risvegliato i tuoi sensi? Non stai sognando, hai un altro giorno a disposizione e… che ne dici di passarlo con noi a Comacchio?

Ad appena 40 min di distanza di auto da Ferrara si trova questa piccola cittadina dalle mille risorse, che però molto spesso non viene valorizzata se non dalla popolazione locale che, quotidianamente, si impegna per mantenerne valori e tradizioni.

Comacchio sorge su un arcipelago di ben 13 isole collegate tra loro da ponti che la collegano sia al mar Adriatico tramite un promontorio e alla città di Ravenna che dista pochi chilometri. Se non sei mai passato in queste zone certamente non sei a conoscenza di uno dei simboli che rappresentano questa piccola cittadina: l’anguilla; il suo allevamento è la fonte principale di reddito per la popolazione locale, al quale si sono aggiunti negli ultimi anni il turismo balneare e l’agricoltura.

I rapporti con Venezia sono di odio e amore: per la conformazione geografica Comacchio ha guadagnato col tempo l’appellativo di “piccola Venezia”, anche se quest’ultima ha provato più volte a conquistare Comacchio sia per la potenza che la sua flotta assunse nel Mediterraneo, sia per il passato glorioso legato alla produzione di sale che però la portò a soccombere nel X secolo d.C.

Breve tour di Comacchio

A Comacchio c’è veramente tanto da vedere, ma è giusto che tu possa conoscere le zone di maggiore attrazione di questa piccola realtà che nasconde ad ogni angolo un aspetto della tradizione fortemente radicata in queste zone.

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La meravigliosa città di Comacchio
fonte: patatofriendly.com

Come già detto, il vero e proprio centro di Comacchio si articola su una serie di isolette appoggiate sul delta del Po, che si collegano l’una con l’altra grazie a pontili che conferiscono un’aria veramente marinaresca.

Se prendi una delle vie che portano all’interno ti accorgerai di come Comacchio offra numerosi monumenti che ne fermano il tempo in un’ampolla di vetro quasi surreale. Iniziando dalla Loggia dei Mercanti, chiamata anche del Grano per l’uso che i commercianti della zona ne facevano per la vendita di prodotti locali, fino alla Torre dell’Orologio risalente al XIV secolo, la Cattedrale di San Cassiano e la Chiesa di Santa Maria in Aula Regia presso il Museo Mariano di Arte Sacra contemporanea.

Ma Comacchio significa anche mare: la Pescheria è il luogo di incontro dei pescivendoli che si riuniscono fin dal XVII secolo la cui attività perdura ancora oggi. Il pesce viene pescato direttamente nelle zone appena fuori dal centro storico le quali ospitano anche spiagge di sabbia finissima, conosciute dai turisti e non, come i lidi di Comacchio.

Questi sono tra i più frequentati dell’intera riviera romagnola per il divertimento unito alla natura delle Valli le quali ospitano diverse specie di uccelli ed altri esemplari che richiamo gli amanti del birdwatching (clicca qui per prenotare la tua visita guidata alle Valli di Comacchio).

Il vecchio mercato del pesce di Comacchio è ancora oggi in funzione... piatto tipico? l'anguilla ovviamente foto: sagreneiborghi.it
Il vecchio mercato del pesce di Comacchio è ancora oggi in funzione… piatto tipico? l’anguilla ovviamente
fonte: sagreneiborghi.it

Ponte Trepponti 

Quando arrivi a Comacchio non puoi non rimanere stranito davanti al Ponte dei Trepponti. Ti domandi: “ma cos’è?” Capisci che è un ponte, ma la forma strana e l’ancor più fumosa funzione incuriosiscono qualunque passante si trovi al suo cospetto.

Chiamato anche Ponte Pallotta o Trepponti, questo monumento architettonico ha una duplice funzione: costruito nel 1638 su commissione di Giovanni Battista Maria Pallotta, permette il collegamento al Mare Adriatico tramite l’omonimo canale che, nella parte sottostante, è diviso in quattro canali più piccoli che arrivano al centro cittadino.

La struttura invece, si dirama in cinque scalinate nella parte sovrastante. Alla funzione puramente estetica il Trepponti unisce quella difensiva: essendo il punto di accesso alla città, il ponte venne adibito a torre di controllo per prevenire eventuali attacchi nemici.

Ecco Trepponti, il caratteristico ponte di Comacchio fonte: panoramio.it
Ecco Trepponti, il caratteristico ponte di Comacchio
fonte: panoramio.it

Il Duomo e la Casa Museo Romeo Brindisi 

Quando visiti Comacchio fai una capatina alla Basilica di San Cassiano, fonte di richiamo per fedeli e turisti. Questa chiesa subì differenti modifiche a causa di crolli e demolizioni e ne riassorbì i gusti stilistici del tempo passando dal Gotico al Barocco di Angelo Cerruti. Questo previde una struttura in mattone vivo e decori in pietra d’Istria sulla facciata, mentre l’interno si sviluppa con navata unica con cappelle laterali che ospitano numerose opere in stile veneziano.

Sul Duomo domina il campanile costruito nel 1751 e crollato nel 1757; fu ricostruito solo nel 1868 sfruttando le fondamenta della precedente struttura.

Se hai un attimo di tempo e vuoi dedicarti all’arte e alla cultura, non puoi farti scappare la Casa Museo Remo Brindisi, un gioiello sia dal punto di vista architettonico in puro stile anni ’70, ma che riserva le sorprese migliori al suo interno: puoi rifarti gli occhi con la collezione di opere che spaziano dai magnifici lavori di Lucio Fontana, Andy Warhol fino a quadri di Picasso, Medardo Rosso, Cesar, Savino, De Chirico e altri nomi di levatura internazionale racchiusi in un’architettura griffata Nanda Vigo.

Comacchio vuol dire anche natura e tra le numerose spiagge che ti accompagnano dentro e fuori dal centro storico, puoi fare una passeggiata all’Ancona di Bellocchio, nota sia per la sua conformazione naturalistica e le sue dune sabbiose che costeggiano il litorale, sia per la sua atmosfera di pacatezza e mistero tipiche di Comacchio.

Le batane sono le tipiche imbarcazioni di Comacchio fonte: telestense.it
Le batane sono le tipiche imbarcazioni di Comacchio
fonte: telestense.it

DOVE MANGIARE:

Qualunque siano i tuoi gusti culinari, non temere perché Comacchio non ti deluderà con l’offerta della sua cucina: non manca ovviamente l’offerta dei menù di pesce e, se sei amante del mare e dei gusti tipicamente marinareschi, non puoi farti scappare il ristorante Pericle in zona Porto Garibaldi. Il ristorante offre un ampio locale diviso in tre sale e, quando il tempo lo permette, specie in estate, il personale mette a disposizione la veranda che si affaccia direttamente sull’Adriatico.

Se dunque vuoi rilassarti e ami i locali tranquilli e dalla vista mozzafiato, allora questo è veramente il posto che fa per te (clicca qui se vuoi consultare il sito internet del “Pericle”). Da provare i piatti tipici a base di anguilla e zuppe di pesce come la sogliola.

La splendida veranda del ristorante Pericle foto: tripadvisor.com
La splendida veranda del ristorante Pericle
fonte: tripadvisor.com

Che ne dici di concludere la giornata con un’uscita in barca sulle batane, tipiche imbarcazioni della zona, e magari fare un giro dei sette lidi che circondano Comacchio?

Oltre a una costellazione di locali, bar, gelaterie, caffè, pub e stuzzicherie sparse per la città c’è anche una discoteca situata in Lido di Spina, a Comacchio, e che si chiama Barracuda club.

La discoteca è frequentata da persone giovani e under trenta ed è un buon posto per ballare. Altre discoteche sulla cresta dell’onda si trovano intorno a Ravenna, Codogno e Cervia, se sei particolarmente esigente. Come abbiamo già detto, la movida di Comacchio si concentra tutta o quasi, presso il “Lido di Spina“. Altre mete del divertimento sono il Lido degli Estensi (Blue Moon), il Lido delle Nazioni (La Rotonda Club) e il Lido degli Scacchi (J&J).

È giunto il momento di ritornare a casa… l’appuntamento con il prossimo “Post in the Weekend” avrà una sorpresa, quindi seguiteci perché la prossima settimana sarà dedicata a voi…

Ferrara: dalla città delle biciclette alla piccola Venezia ultima modifica: 2016-05-06T10:36:31+02:00 da Sonia

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