Come e quando fare ricorso per una multa?

Ricorso Multa

Il ricorso per una multa è l’atto con il quale il cittadino contesta la violazione addebitatagli ai sensi del Codice della Strada. Prima di iniziare questa procedura, è bene pensare a quali siano esattamente le casistiche che lo prevedono e le conseguenze nel caso in cui venga respinto dal Prefetto.

Cos’è e quando fare ricorso per una multa?

Per sapere quando fare ricorso bisogna, in primis, sapere che esso è un caso alternativo al pagamento della multa. Il pagamento della stessa, infatti, rappresenta una sorta di ammissione di colpa. È bene, quindi, accertarsi della validità della multa appena ricevuta e, in caso, procedere subito senza far passare lunghi periodi.

Nel momento in cui si fa ricorso ci si rivolge all’intervento di un Giudice di Pace o di un Prefetto.

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Ma quali soggetti possono esercitare questo diritto? Essi sono principalmente tre:

  • Colui che ha effettivamente commesso l’infrazione;
  • Il proprietario del veicolo (o il titolare di altri obblighi in solido, come colui che l’ha affittata o che la utilizza a seguito di un contratto di leasing finanziario);
  • Il genitore (o il tutore) del trasgressore, nel caso in cui quest’ultimo sia minorenne.

A questo punto bisogna capire bene quali sono le casistiche in cui questo procedimento può essere attuato.

Questa pratica, infatti, viene attuata nel momento in cui il trasgressore (o uno degli attori precedentemente descritti, che ne fanno le veci) ritiene che la sanzione sia ingiusta, scorretta o incompleta.

In particolare, si può fare ricorso a seguito di una sanzione se:

  • Si verifica lo stato di necessità, ovvero quando l’infrazione è stata commessa per salvare l’incolumità propria o altrui da un pericolo di grave danno alla persona non altrimenti evitabile;
  • L’accertamento è illegittimo, quindi si è sanzionata una violazione che non è realmente avvenuta;
  • La verbalizzazione non è stata compilata completamente o è stata redatta in modo erroneo.

In tutti i casi bisogna ricordare che la propria discolpa va provata, a meno che la sanzione sia invalida in modo manifesto (come, ad esempio, nel momento in cui la compilazione della multa sia incompleta).

Ricorso multa

Cosa succede dopo?

Nel momento in cui si fa ricorso, tutti gli effetti tradizionali della multa vengono sospesi.

Ad esempio, se una delle conseguenze previste dalla Legge a seguito dell’infrazione è la decurtazione di punti dalla patente, essa li manterrà fino alla sentenza definitiva.

Anche i termini di pagamento della multa sono sospesi, così come il raddoppio della pena pecuniaria, normalmente previsto se il versamento non avviene entro 60 giorni dalla data di notifica della sanzione.

Parlando, invece, degli effetti della sentenza, ovviamente nel caso il ricorso venga accolto, la pena pecuniaria viene annullata e la sentenza è vinta.

Nel caso contrario, ovverosia se questo viene respinto, la pena pecuniaria prevista dalla multa raddoppia. Il Prefetto può anche decidere la suddivisione delle spese processuali: solitamente egli decide di porle a carico totale della parte soccombente, ma esistono alcuni casi in cui esse vengono spartite in modo equo tra le parti, ossia in cui ognuna di esse paga le proprie.

Come illustrato, le conseguenze in caso di sentenza persa possono essere parecchio rilevanti. È bene, quindi, prima di cominciare una procedura di ricorso, accertarsi in modo preciso che esistano i presupposti per vincere la sentenza.

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Come e quando fare ricorso per una multa? ultima modifica: 2021-07-20T08:48:43+02:00 da Stefania Ubezio

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