Utilizzare correttamente il climatizzatore in auto può sembrare a molti una banalità, ma spesso sulla base di cattive abitudini o falsi miti si finisce per farne un uso scorretto.
Usare con precisione l’impianto di condizionamento non è affatto così semplice: è necessario seguire alcuni accorgimenti per migliorare il comfort all’interno dell’abitacolo e, cosa da non sottovalutare, ottimizzare i consumi.
Dagli tempo!
Chi non ha mai avuto la tentazione, specialmente nelle calde giornate estive, di azionare l’aria condizionata del proprio veicolo non appena salito a bordo? Si crede, in questo modo, di riuscire ad abbassare la temperatura dell’abitacolo nel minor tempo possibile e migliorare così il comfort di guida.
Niente di più sbagliato! Così si rischia solo di stressare inutilmente il compressore dell’aria e le altre componenti meccaniche del veicolo.
Prima di partire, è utile sostare con l’auto all’ombra con finestrini e portiere aperti, in modo da abbassare la temperatura del veicolo.
Inoltre, è consigliabile mettersi in marcia con i finestrini abbassati per qualche minuto. Questo aiuta a espellere l’aria calda presente all’interno dell’abitacolo. Il climatizzatore va, dunque, attivato solamente dopo una manciata di minuti dall’accensione dell’auto, così da evitare inutili sprechi di carburante.
Altrettanto importante è direzionare le bocchette d’aria in maniera corretta. L’istinto potrebbe suggerire di indirizzarle verso il corpo o, addirittura, verso la testa, così da ottenere un sollievo immediato. Attenzione però: a causa del flusso d’aria fredda, infatti, si possono rischiare brutti malanni!
Molto meglio puntarli verso l’alto così da creare un continuo flusso d’aria all’interno dell’abitacolo.
Utilizzare correttamente il climatizzatore: l’importanza della manutenzione
A differenza di quanto molti possano pensare: il ricircolo dell’aria all’interno dell’abitacolo non va mantenuto attivo per troppo tempo! Questo non aiuta a raffreddare più velocemente, ma anzi, dopo un po’ di tempo, vanifica lo sforzo fatto dal compressore. Lascialo disattivato o al limite attiva la funzione “Automatica”.
Tutti questi consigli, però, sono inutili se non si effettua una regolare manutenzione dell’impianto di climatizzazione. Eseguirla correttamente evita che i filtri si intasino e ci siano dei problemi di funzionamento generali.
Ogni anno, o ogni 15 mila chilometri, è consigliato cambiare il filtro antipolline in modo da evitare l’accumulo di detriti e impurità. Questo permette di eliminare più facilmente pollini e altre particelle presenti nell’aria, migliorando la qualità di quella all’interno dell’abitacolo.
Inoltre, nel caso si noti che il climatizzatore non raffreddi efficacemente, potrebbe essere necessario provvedere alla sua ricarica. Questa è un’operazione veloce ed economica, che consente però di avere un sistema sempre perfettamente funzionante.
3 click è tanto?
Dipende, certo. 3 click per confrontare distanza, recensioni, servizi e specializzazioni delle officine che effettuano il servizio di cui hai bisogno; trovare il professionista più adatto alle tue esigenze; prenotare un appuntamento comodamente dal divano di casa senza dover alzare la cornetta. 3 click. Tanto? Dipende, certo.Prova, hai tutto a portata di mano