quali sono le condotte maggiormente rischiose e che distraggono l’automobilista al punto da causare sinistri e incidenti?

È il Virginia Tech Transportation Institute (VTTI), il secondo più grande istituto statunitense a livello universitario relativo ai trasporti, che si è occupato di analizzare i comportamenti alla guida dei conducenti .

Per questo studio, sono stati utilizzati i dati del progetto Second Strategic Highway Research Program Naturalistic Driving Study, che ha tenuto sotto controllo 3.500 guidatori negli USA e ha analizzato 1.600 incidenti diversi.

Secondo quanto pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences è innanzitutto l’impiego di dispositivi elettronici (smartphone, navigatore, autoradio, ecc…) a essere una delle attività che distraggono il conducente.

Fin qua niente di nuovo. Di per sé queste operazioni riducono la concentrazione; se poi vengono eseguite mentre si è alla guida, non ci si deve stupire che siano una delle cause principali del raddoppiamento del rischio di incidenti.

Tutto qua? Assolutamente no. I risultati dello studio mettono in evidenza un ulteriore fattore: lo stato emotivo del conducente.

Quanto incide lo stato d’animo sul comportamento alla guida?

Dall’analisi condotta si rileva che 9 casi su 10 sono attribuibili a elementi come stanchezza, nervosismo, tristezza o a qualsiasi altro stato d’animo che possa turbare l’equilibrio e la tranquillità dell’automobilista.

Addirittura si ritiene che il rischio di distrazioni, errori di valutazione e incidenti risulta essere 10 volte maggiore in questi casi. Se poi si dovessero anche eccedere i limiti di velocità, allora il rischio diviene 13 volte superiore.

Cos’altro evitare?

È sufficiente non utilizzare dispositivi elettronici per avere una condotta di guida corretta e sicura? Assolutamente no: non ci si stanca mai di ripetere che è fondamentale non assumere atteggiamenti che riducano l’attenzione, non eseguire manovre affrettate e guidare in maniera prudente.

Per quanto riguarda l’abitudine di truccarsi o di non mantenere le distanze di sicurezza, seppur sia fondamentale abbandonare tali azioni, lo studio non le ingloba tra quelle che maggiormente causano incidenti stradali. Ciononostante, alcuni sostengono che questo possa dipendere dal loro scarso verificarsi nel campione analizzato.

In ogni caso, per la sicurezza nostra e di tutti gli altri utenti della strada, ricordiamoci, quando ci mettiamo alla guida, di liberare la mente da ogni altro pensiero e di non lasciarci distrarre da altre attività. Chi va piano (ed è tranquillo), va sano e va lontano!