Crash test: fallimenti in India

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Il Global NCAP si schiera a favore dell’India

Le notizie delle ultime ore sono molto chiare: fallimenti sconvolgenti si sono verificati ieri, martedì 17 maggio, ai crash test del Global NCAP tenuti a Nuova Delhi, in India.

Nel 2013 il Global New Car Assessment Programme, insieme all’Institute of Road Traffic Education (IRTE), ha programmato la campagna SaferCarsforIndia. Le previsioni infatti, ritengono che entro il 2020 il mercato indiano possa posizionarsi come il terzo produttore di auto a livello mondiale.

Purtroppo però, ancora oggi nel paese si registrano altissimi tassi di perdite per incidenti stradali (circa 130.000 persone perdono la vita ogni anno).

Risultava necessario quindi, predisporre un programma che permettesse di aumentare gli standard nella costruzione dei veicoli, imponendo una maggiore rigidità.

I risultati ottenuti, seppur alquanto scarsi, dimostrano che effettivamente il Global NCAP sta ponendo molta attenzione sulla sicurezza delle auto immesse sul mercato indiano.

Crash test: chi è stato bocciato?

I fallimenti hanno riguardato cinque diversi modelli: Renault Kwid, Suzuki Maruti Celerio, Suzuki Maruti Eeco, Mahindra Scorpio e Hyundai Eon. Tutte hanno ottenuto ben zero stelle per quanto riguarda la protezione degli occupanti adulti.

In particolare pessimi sono stati i risultati per Renault Kwid, testata in ben tre differenti versioni. La prima ha ottenuto zero stelle per la protezione dei passeggeri adulti e due stelle in quella dei bambini.

Dopo qualche tempo, la casa automobilistica ripropone un nuovo modello, con e senza airbag, assicurando una maggior sicurezza: nonostante la struttura riesca a non collassare, comunque viene giudicata instabile e pertanto consegue lo stesso esito della versione precedente.

Infine, viene sottoposta ai crash test un’ultima versione, anch’essa poco prestante. A seguito dei tali continui fallimenti, Renault assicura che verranno apportate ulteriori modifiche e miglioramenti affinché il veicolo possa essere il più sicuro possibile.

La parola al Segretario Generale

Allo sgomento e alla preoccupazione che hanno fatto seguito ai fallimenti del Crash Test risponde David Ward, Segretario Generale del Global NCAP.

Nuovamente viene ribadita l’importanza del raggiungimento degli standard minimi definiti dagli Stati Uniti per gli automobilisti indiani. David Ward infatti afferma: “[…] Global NCAP strongly believes that no manufacturer anywhere in the world should be developing new models that are so clearly sub-standard. Car makers must ensure that their new models pass the UN’s minimum crash test regulations, and support use of an airbag“.

Crash test: fallimenti in India ultima modifica: 2016-05-18T09:59:20+02:00 da Sonia

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