Auto elettriche e sostenibilità sono un’accoppiata che ad alcuni potrebbe sembrare priva di criticità; tuttavia, bisogna ricordare che siamo ancora agli inizi dello sviluppo di questa tecnologia e, proprio per questo, sono necessarie alcune considerazioni.
A metterle in luce è Erion Energy, società che si occupa di gestire rifiuti associati ai prodotti elettronici.
L’azienda pone l’attenzione sulla necessità per l’intero settore di sviluppare maggiormente le attività di recupero/riciclo delle batterie. Le previsioni indicano una richiesta, per i prossimi anni, 14 volte superiore rispetto all’attuale (di cui il 17% proveniente dall’Europa). Questo, naturalmente, comporta una maggior quantità di accumulatori da gestire.
“Il riciclo delle batterie sarà la prossima sfida per i produttori” spiega Erion. “Il recupero di litio, cobalto, nichel e manganese diverrà ancora più strategico in vista dell’incremento della domanda mondiale”.
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Le normative di oggi e di domani
La questione colpisce direttamente i produttori di batterie: la normativa europea (la 2006/66/CE) sostiene, infatti, che questi debbano essere responsabili per l’intero ciclo di vita del prodotto.
Inoltre, è previsto un aggiornamento della direttiva, nel quale è prevista l’introduzione di nuovi standard di sostenibilità e sicurezza. Questi saranno obbligatori per tutte le batterie presenti sul mercato europeo. L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di sostituire nei processi produttivi i materiali inquinanti con altri riciclati e riciclabili.
Le sfide del futuro, quindi, riguarderanno: riciclo responsabile, efficienza delle risorse e approvvigionamenti sostenibili.
Auto elettriche, parliamo di riciclo
L’obiettivo Erion è quello di creare una filiera in grado di sostenere il recupero e il riciclo delle batterie, in particolare delle materie prime di cui sono composte: litio e cobalto.
“I vantaggi di una corretta gestione delle batterie sono rappresentati dalla conservazione delle risorse, ma anche da un aspetto di prevenzione. Un trattamento idoneo permette di evitare l’emissione nell’ambiente di sostanze pericolose” afferma Danilo Bonato, direttore generale di Erion Energy.
A questo proposito, le criticità delle auto elettriche riguardano proprio i materiali che compongono le batterie. Per esempio, il litio, entrando a contatto con l’ossigeno, genera sostanze tossiche. Inoltre, è altamente infiammabile come molti metalli. Per queste ragioni, è necessario che ci sia cooperazione tra tutti i soggetti attivi nell’industria per apportare una rivoluzione del settore.
“La sfida non è banale, sia perché una corretta gestione del riciclo e riuso delle batterie necessita di un livello industriale che al momento l’Italia non ha, sia perché l’odierno sistema ha costi elevati, che solo un forte investimento sul fronte tecnologico potrà abbattere” conclude Bonato.
Sicuramente un punto di svolta per la mobilità elettrica: è necessaria consapevolezza e responsabilità da parte di tutti affinché il cambiamento avvenga e si sviluppi nella giusta direzione.
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