Prendersi cura dell’auto è necessario affinché tutte le sue componenti funzionino e durino nel tempo. Prevenire malfunzionamenti è importante e una corretta manutenzione può aiutare in questo.
Fermo restando che chiedere l’aiuto di professionisti è fondamentale, ci sono alcune piccole attenzioni che è possibile dedicare nel tempo alla nostra macchina per allungarne la vita.
Scopriamo, quindi, che controlli è possibile fare.
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I tipi di controlli auto
Prima cosa da distinguere sono i diversi controlli periodici che possono essere effettuati per un’automobile:
- Revisione: è il controllo periodico per eccellenza. Obbligatoria per legge, può essere effettuata solo dalla Motorizzazione o dai Centri Prova Autorizzati. La prima viene fatta dopo quattro anni e successivamente ogni due. A meno di problematiche importanti, è possibile preparare il veicolo al superamento di questi controlli. Alcuni esempi possono riguardare la sostituzione delle lampadine bruciate dei fanali o il controllo del livello dei liquidi (acqua, liquido lavavetri, olio).
- Tagliando: a differenza della revisione, questo non è obbligatorio, ma è fortemente raccomandato da produttori e costruttori per mantenere il corretto funzionamento del veicolo nel tempo. Con il tagliando vengono controllate tutte quelle componenti soggette ad usura. Anche in questo caso è possibile (per i controlli più semplici) fare alcune operazioni in autonomia; consigliamo, però, di rivolgersi a degli esperti per i lavori più complessi.
- Check-up auto: è un controllo leggero sullo stato generale del veicolo. Solitamente viene fatto prima di affrontare viaggi impegnativi, o semplicemente tra un tagliando e l’altro. Spesso le officine offrono questo servizio, ma alcune operazioni si possono fare in autonomia.
Andiamo ora a scoprire quali piccoli attenzioni si possono avere per migliorare lo stato di salute della nostra auto.
Cosa fare per prendersi cura dell’auto?
Alcuni dei controlli che si possono fare in autonomia riguardano, ad esempio, la ricarica del liquido lavavetri o la verifica della pressione degli pneumatici. In entrambi i casi, per queste operazioni non servono manovre particolarmente complesse e i prodotti/strumenti necessari sono facilmente acquistabili in negozio.
Per chi vuole, un’altra operazione che è possibile fare riguarda il cambio olio. In questo caso bisognerà anche provvedere allo smaltimento degli oli esausti secondo la normativa vigente. È bene chiarire che non gettare correttamente questi prodotti costituisce un reato penale (art. 14 D.Lgs. 27 gennaio 1992 n. 95). È dunque essenziale prestare attenzione! Gli oli o prodotti esausti devono essere trattati come rifiuti pericolosi, essendo che possono creare gravi danni per l’ambiente.
Questa operazione richiede un minimo di manualità; infatti, il consiglio generale rimane quello di affidarsi ad un meccanico esperto per cambiare l’olio. Tuttavia, qualora si voglia procedere in autonomia, ci si deve assicurare di effettuare il cambio regolarmente, seguendo le indicazioni presenti sul libretto d’uso e manutenzione dell’auto. Su di esso, inoltre, sono indicati la marca e il tipo di olio consigliati per il proprio veicolo.
In ogni caso, per qualsiasi tipo di operazione, se si vuole essere sicuri venga svolta a regola d’arte, è sempre preferibile rivolgersi a professionisti del settore. Questi sapranno sicuramente aiutare a prendersi cura dell’auto nel miglior modo possibile!
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