Il 25 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo 392/2017 che sancisce la nascita, a partire dal 1 luglio 2018, del nuovo Documento Unico di Circolazione. Tale decreto mira a una razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi.
Il risultato ottenuto da tale atto è l’unificazione del Certificato di Proprietà e della Carta di Circolazione in un unico documento. Pertanto questo nuovo documento ingloba le proprietà e caratteristiche del veicolo (attività attualmente di competenza dell’Aci) e il libretto di circolazione (rilasciato dalla Motorizzazione Civile).
Quali sono gli effetti per l’automobilista del Documento Unico di Circolazione?
Diversamente da quanto accade ora, con il nuovo decreto, le pratiche per l’ottenimento del certificato di proprietà e del libretto di circolazione potranno essere sbrigate congiuntamente presso un unico ufficio (Motorizzazione Civile) e ad un costo leggermente ridotto.
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Il risparmio complessivo previsto a favore dell’automobilista ammonta a 39 euro ed è attribuibile all’eliminazione di due bolli (per un risparmio di 32 euro) e alla riduzione della tariffa del PRA, il Pubblico registro automobilistico (da 27 a 20 euro).
Con questa novità, dunque, solo le auto immatricolate a partire da giugno 2018 circoleranno con un unico documento. Diversamente, i veicoli già in circolazione dovranno mantenere l’attuale documentazione, la quale resterà valida fintanto che il mezzo non sarà venduto o rottamato.
Quali sono gli effetti per lo Stato?
I vantaggi dello Stato saranno sia burocratici che economici. Ciò è da ricollegarsi all’obiettivo perseguito dalla riforma Madia, volto a una semplificazione della pubblica amministrazione. Infatti, attraverso il Documento Unico di Circolazione, lo Stato delega le pratiche del PRA, svolte dall’ACI, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In questo modo, il rilascio del certificato di proprietà risulterà di competenza della Motorizzazione Civile, che darà così origine ad un unico documento per auto, moto, rimorchi e, in generale, dei veicoli.