Comprare online un telefonino, una stampante, un libro, sta diventando sempre più conveniente, più veloce e più facile. Tuttavia, voi comprereste un’auto come fosse un libro in pochi click, magari leggendo solo la sua “copertina”?
Ad aiutarci è l’azienda francese Ipsos che ha condotto un’analisi su un campione di 800 automobilisti che hanno comprato un’auto negli ultimi tre anni. La ricerca, i cui risultati sono molto interessanti e mettono in evidenza preferenze diverse tra età diverse, mostra una forte propensione ad acquistare un’auto online da parte di oltre la metà del campione.
Data la portata dell’innovazione, sembra un orientamento di cui tenere assolutamente conto.
Quali sono i vantaggi dell’acquisto online di un’auto?
Sicuramente la comodità dell’acquisto online è quella di non avere limitazioni di orario o di giorni per l’acquisto, di non essere pressati dal venditore e di avere accesso a delle condizioni comuni a tutti, indipendentemente dalla grandezza del concessionario.
Un tema significativo di cui occorre parlare è infatti l’altra faccia della medaglia, l’acquisto in concessionario.
Sebbene attività come la prova e la visione della vettura restino preferibilmente fisiche, perché legate all’oggetto, la dimensione online permette di poter meglio sfruttare attività come quella di confronto e di poter meglio utilizzare gli strumenti multimediali per conoscere le caratteristiche del’auto.
Inoltre, la volontà di avere delle condizioni standard comuni a tutti, deriva in gran parte dai diversi margini applicati dai concessionari, che, avendo dimensioni diverse tra di loro, applicano offerte e prezzi diversi sugli stessi modelli.
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Ma i clienti saranno pronti ad acquistare un’auto senza vederla né toccarla?
Considerando che per gli italiani l’auto è il secondo bene più importante dopo la casa è difficile dare una risposta certa.
Occorre tuttavia menzionare una ricerca portata avanti da Accenture, secondo la quale, il 70% degli italiani sarebbe disposto a completare l’acquisto, in tutte le sue fasi, online.
A supportare i dati emersi da questa ricerca vi è la collaborazione Toyota-Amazon, sviluppata qualche anno fa, con l’intento di rendere fruibile e facilmente acquistabile un’auto sulla piattaforma americana in pochi e semplici click.
Ma i concessionari che fine faranno?
Il futuro dei concessionari dipende molto dalle prospettive delle case produttrici che potrebbero decidere di aumentare i propri margini e di investire sempre di più nell’E-Commerce.
Tuttavia il ruolo dei concessionari non si limita alla sola vendita delle auto ma si spinge ad una serie di servizi accessori che possono essere percepiti solo fisicamente dai clienti.
Emblematica è la collaborazione Ford-Vignale, che arricchisce le auto con profumazioni particolari ed una serie di altri servizi, a fronte di un premium price, un esempio di come il marketing nel settore automotive stia diventando sempre più esperienziale e richieda un approccio fisico al prodotto.
Questo caso riflette il ruolo dei concessionari, che dovranno adattarsi ai cambiamenti tecnologici e pubblicitari portati avanti dall’innovazione, mantenendo però una funzione critica nel processo di scelta dei clienti.
Non avrei problemi ad acquistare un’auto nuova online, temo però che la si paghi a prezzo pieno, mentre il concessionario un po’ di sconto lo fa sempre.
Resta il problema in caso di permuta, oppure per l’acquisto di un’auto usata che almeno fino a che non saranno introdotti degli standard precisi, è meglio vedere dal vivo.