Grande conquista per l’ingegneria green italiana e per il mondo automobilistico del nostro paese. Il 14 Luglio un team dell’università Alma Mater Studiorum di Bologna ha vinto un’importante competizione internazionale per auto elettriche con il suo progetto Emilia 4.
Emilia 4 all’American Solar Challange
La competizione American Solar Challenge si tiene in Nebraska e Oregon (U.S.A.) e chiama a se le migliori università di tutto il mondo. L’oggetto della gara? Realizzare prototipi di auto elettriche, che si sfidano per consumi e distanze percorse nel bel mezzo della Regione delle Montagne Rocciose. Il team Onda Solare, tutto italiano e unica squadra europea, si è classificato al primo posto, collezionando anche due premi speciali: per la miglior meccanica e per la miglior batteria.
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Il progetto Emilia 4
Emilia 4 è una vettura a quattro posti (mentre le altre concorrenti ne avevano solo due) alimentata da pannelli solari situati sul tetto. La competizione consisteva in un tracciato di 3500 chilometri in dislivello. Il veicolo ha saputo rispondere egregiamente alla sfida, malgrado i temporali che hanno limitato la disponibilità di energia solare.
L’aspetto non è troppo distante da quello di un’ auto tradizionale ma per spostarsi Emilia 4 impiega una quantità di energia pari a quella di un asciugacapelli, che però gli consente di arrivare a 110 km/h. Altra caratteristica di qualità è che il prototipo è realizzato per la maggior parte con materiali green.
Emilia 4 è di provenienza 100% emiliano-romagnola: realizzata anche grazie a un progetto di ricerca finanziato dalla regione, ha coinvolto l’università di Bologna ma anche numerose aziende e centri di ricerca locali. I suoi creatori stanno anche cercando di ottenere l’omologazione per la circolazione su strada; chi lo sa, forse un giorno avremo tutti la nostra Emilia 4!
Complimenti vivissimi al team Onda Solare e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Tenere vivo lo spirito di iniziativa italiano nel nostro settore è un compito tanto oneroso quanto nobile. Lunga vita all’innovatività e all’imprenditorialità italiane!
