FCA: cercasi partner

FCA cerca partner, ma non disperatamente. Per tutto il 2015 Sergio Marchionne, amministratore del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, ha cercato di capire quali potessero essere le strategie migliori per consolidare FCA, e le “avances” che erano state fatte, anche con insistenza, al gruppo General Motors, colosso americano nel settore automotive, non erano andate a buon fine destando alcune preoccupazione in seno ai vertici del Lingotto.

Ma niente patemi d’animo perchè se la passata stagione non ha portato realmente i frutti sperati, i primi tre mesi del 2016 prospettano un futuro se non certo, ma almeno potenzialmente più roseo.

I più interessati alla causa sono stati i francesi del gruppo PSA che include i marchi Citröen, DS e Peugeot e che tra l’altro ha già sondato il territorio con una collaborazione stretta per la produzione di alcuni veicoli commerciali.

A tendere la mano a Marchionne è stato Carlos Tavares CEO del gruppo PSA che in una recente intervista si è espresso così: “Siamo pragmaticamente aperti su questi argomenti ma al momento non ci sono discussioni in corso con Marchionne.  Il Gruppo PSA ha ritrovato la profittabilità ed ora si trova nelle giuste condizioni per ipotesi di cooperazioni”.

 Così ha risposto Marchionne

Ma l’ad di FCA in realtà non ha mai espressamente nè dichiarato nè dimostrato un particolare interesse nei confronti dell’offerta di Tavares se non per quanto riguarda il piano industriale attuato con PSA per i veicoli commerciali che si chiuderà ufficialmente nel 2018.

Marchionne, in un’intervista rilasciata ieri a Chicago durante un evento organizzato dall’Ice-Agenzia incentrato sulla possibilità per gli esportatori italiani  di prodotti manifatturieri in USA, il manager ha sottolineato il fatto che FCA: “ha riconosciuto che nonostante ci sia un certo vantaggio in un’associazione con Psa, quel vantaggio e’ troppo basso. Va a limitare le scelte di Fca andando avanti”.

Secondo Marchionne inoltre: “scegliere Psa limiterebbe tutte le possibili mosse di Fca. Ci chiuderebbe in un angolo con vantaggi minimi. Andremmo a rafforzare la posizione in Europa senza risolvere il problema fondamentale dell’industria”.

“Il grande vantaggio di Fca come potenziale partner in un processo di consolidamento e’ che riusciamo a coprire in modo intelligente tre parti del globo: il Nord America, l’Europa e l’America Latina, anche se quest’ultima in questo momento e’ debole. Siamo molto piu’ deboli degli altri in Cina ma come partner offriamo una copertura globale“.

Per questo motivo, ha concluso Marchionne: “siamo ideali solo per alcuni”.