Gita in montagna al Lago delle Fate

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Gita in montagna: Lago delle Fate

Gita in montagna. Questa è la parola d’ordine per il weekend targato CercaOfficina.it.

Sei stanco lo sappiamo, forse anche frustrato dal troppo lavoro, dalle continue pressioni dell’ufficio, non vedi l’ora di mettere i piedi fuori da quella porta, non stai nella pelle quando chiudi le portiere dell’auto e stai per varcare l’uscio di casa guardando negli occhi chi ti ama e senti i profumi di casa che ti pervadono le narici.

É ora di staccare la spina, è ora di rilassarsi, e perchè non concedersi un po’ di tempo libero? Anche la Pasqua ormai è finita, ma chi non ha voglia di allungare un po’ le vacanze? Per fortuna c’è “Post in the Weekend”.

Mai sentito parlare del Lago delle Fate? E di Macugnaga? Se questi nomi non ti sono per nulla familiari non preoccuparti, ci pensiamo noi ad organizzare tutto.

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Il Monte Bianco e il Lago delle Fate
fonte:flickr.com

GIORNO 1

Ti consigliamo di partire di sabato, mattina presto preferibilmente, per goderti una giornata di puro relax con la tua famiglia, all’insegna della natura e di paesaggi “incantati”.

La prima meta è il Lago delle Fate, situato a pochi chilometri da Macugnaga, cittadina in provincia di Verbania (Piemonte), noto per il turismo invernale e non.
É proprio su quel “non” che vogliamo concentrarci oggi: questa zona regala ai turisti non solo lo splendore dei suoi paesaggi e della natura incontaminata che si può ammirare sì in inverno, ma che dà il meglio di sè nella stagione primaverile, quando ai lati delle strade il tripudio floreale sboccia sugli alberi trasportandoti in un’atmosfera quasi incantata, per non dire mistica.

Situata a circa 2H di auto da Milano si trova la Valle Quarazza che ospita le acque color blu-verde smeraldo del Lago delle Fate.

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fonte: Google Maps

Inizialmente questo specchio d’acqua fu costruito dall’uomo per lo sbarramento dell’omonimo fiume che attraversa la valle per poi essere adibito alla produzione di energia elettrica dalle imprese minerarie del luogo. Oggi invece alla  funzione pratica unisce quella turistica attirando famiglie da tutta Italia, e non solo.

Bene, scendete dalla vostra auto, zaini in spalla, panini a volontà … e si parte! La passeggiata che porta al Lago delle Fate è spettacolare, ma presuppone un abbigliamento adeguato, quindi munitevi di scarpe da trekking, raccogliete un bastone per aiutarvi nell’attraversamento dei passi ripidi e se siete amanti della fotografia… beh… sapete cosa fare… Insomma… si va in gita in montagna!

Il tragitto che vi porta in mezzo alla vallata inizia a Borca di Macugnaga in provincia di Verbania. Lungo questo percorso la prima tappa obbligatoria è la miniera d’oro della Guia che specialmente nelle stagioni calde regala il meglio di sè. Le sue caratteristiche grotte e il tepore che sprigiona dalle pareti rocciose unite ai colori della primavera, fanno di questa zona una delle poche in Europa ad avere un giacimento aurifero aperto al pubblico.

Una volta usciti dalla miniera trovate una località che si chiama Fornelli, e da lì inizia un sentiero a gradoni che conduce nel bosco.

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L’ingresso alla miniera d’oro
fonte:distrettolaghi.com

Qui ti accorgerai della gita in montagna “into the wild” che CercaOfficina.it vuole proporti. Se hai le gambe indolenzite non preoccuparti, guarda davanti a te: quella distesa d’acqua che inizia ad intravedersi è il Lago delle Fate. I colori la fanno da padrone, il verde scuro dei larici fa da cornice alle tonalità di azzurro e smeraldo dell’acqua cristallina. Se sei temerario e la temperatura lo permette può anche scapparci un tuffo!

Dopo l’inevitabile sosta per le fotografie, puoi placare la tua fame con  il “pranzo al sacco” mentre il cammino si fa via via più semplice. Costeggiando le rive del lago puoi prendere i numerosi sentieri e tra una mucca e l’altra che ti guarda di sottecchi (sono assolutamente innocue) e i rovi, puoi immergerti nella vegetazione che offre numerosi cespugli dai quali spuntano deliziosi lamponi.

CROCETTE

“Post in The Weekend” ha scelto per la tua gita in montagna un altro luogo che non puoi farti scappare: Crocette.

Durante il tragitto, dopo aver ripreso le energie necessarie, inizierai ad avvertire  un’aria diversa. Se vedi un cartello che indica “la città morta”, non spaventarti e non essere titubante anche se potresti avere la sensazione di essere stato catapultato sul set di un film western.
Sentieri deserti e case abbandonate sono la caratteristica di questa “ghost city”,per dirla all’americana, ti trovi a Crocette: la città fantasma. Questa piccola località era un tempo un villaggio di  minatori ora abbandonato, ma che è stato preservato negli anni dagli enti locali per destinarlo all’attività turistica.

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La Cascata de la Pissa/e
fonte:blogspot.com

In questa zona della valle si inerpicano stradine e sentieri che potrebbero confonderti le idee, ma se tieni la destra le indicazioni portano all’Alpe La Pissa (1869 mt). I larici e i cespugli di mirtilli saranno la tua guida e di certo non puoi rimanere impassibile davanti alle numerose pozze e piccole cascate che preparano la vista all’elemento più caratteristico dell’intero percorso: la cascata a strapiombo. Un impatto scenico eclatante per degli scatti, magari a fine giornata, davvero sorprendenti.


DOVE MANGIARE E ALLOGGIARE

Il sole ormai sta per tramontare ed è meglio tornare a valle per riprendere l’auto, è ormai tempo di cena e di riposarsi, domani si visita Macugnaga. Ed è proprio lì vicino che “Post in The Weekend” ti consiglia di alloggiare in uno degli hotel prenotabili online grazia ad Hotels.com. La gita di montagna prosegue… con le gambe sotto al tavolo…
La cucina tradizionale è quella tipicamente “montanara”. Tra le specialità che potrete degustare trovate: piatti di polenta, pasta fresca, carne e pesce arricchiscono ogni giorno i menù soddisfando la vostra fame e…l’immancabile pasta alla macugnaghese (pasta con pancetta, patate e formaggio Nostrale ossolano)!!
A te la scelta, soddisfa il tuo appetito e riposati. Domani Macugnaga si farà bella per te.

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fonte:flickr.com

Gita in montagna: la città di Macugnaga

GIORNO 2

Buongiorno e ben svegliato. Oggi la destinazione è Macugnaga e per questa gita di montagna ti vogliamo suggerire alcune delle attrattive più caratteristiche della “perla del Monte Rosa”.
Già il Monte Rosa. Il gigante che veglia sulla vallata in primavera mostra tutto il suo fascino, ma non rimanerci male se non riesci a scorgere il colore “rosa” dei suoi versanti perché il nome ha tutt’altra origine.  Deriva infatti  dalla lingua locale walser  dove rouese sta per “ghiacciaio”.

Ma Macugnaga non è una singola località e al suo interno si fondono tradizioni diverse che puoi vivere direttamente nelle piccole frazioni che la compongono: Pestarena, la già citata Borca, Staffa ed infine Pecetto.
Se visiti Pestarena devi tener presente che quella è una zona di ex-minatori le cui tradizioni sono rispecchiate dalle antiche miniere d’oro abbandonate e anche dal “cimitero del minatore”.

La seconda invece ospita il museo Walser situato presso la casa parrocchiale e costruito con la tipica base in muratura e tetto in legno per far areare meglio il fieno.
Potresti domandarti: “chi sono i Walser”? Dunque devi sapere che potresti sentir parlare una lingua “simile al tedesco” parlata da un’antica popolazione proveniente dal cantone Vallese e insediata tuttora nella valle di Macugnaga che mantiene la parlata dialettale.

Interessante è anche Staffa, la più grande delle frazioni che è rinomata oltre per l’intensa mole di turisti che attira a sè durante l’alta stagione, anche per il “museo del contrabbando”.  Esso contiene documenti storici, cimeli, oggetti di vita di persone che eseguivano questa pratica fino agli anni ’70 eludendo i controlli dei doganieri e appunto contrabbandando prodotti  da zona a zona tra le montagne vicine al confine.

Ma a Staffa ricordati di non tenere mai lo sguardo a terra, potresti, prima o poi, andare a sbattere contro uno dei simboli di Macugnaga: il tiglio secolare del 1300. Alto 12 metri e con un diametro di 8, si erige a protezione del piccolo cimitero.  Per completare il tour di Macugnaga non ti resta che visitare Pecetto, da qui infatti potrai accedere al Belvedere tramite la comoda seggiovia.

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Record a Staffa: un tiglio del 1300 sulla Chiesa
fonte:tastyplanet.it

Se hai voglia di una scarica di adrenalina poi potresti provare la cordata con alcune guide alpine del luogo.

La giornata volge al termine ed è tempo di tornare a casa dopo questa gita in montagna. Chiavi in mano, prima inserita e si torna al solito tran-tran. Ma tranquilli, manca solo una settimana al prossimo appuntamento con “Post in the Weekend”!! Buon rientro da CercaOfficina.it

 

Gita in montagna al Lago delle Fate ultima modifica: 2016-04-01T15:21:43+02:00 da Emanuele Vignati

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