Alessandro Vai è un giornalista specializzato nel settore dei motori. Le auto lo appassionano sin da piccolo, al punto tale che i premi per la sua “buona condotta” erano le riviste di settore, le visite al Motor Show di Bologna e al Salone dell’auto di Torino. È riuscito nel tempo a fare della sua passione un lavoro: se non è alla guida di un’auto, di sicuro è impegnato a scrivere articoli e recensioni per il suo blog, L’autocritico, o per importanti testate come LaStampa e GQ. Abbiamo voluto intervistarlo per conoscerlo meglio.
Ecco quello che ci ha raccontato Alessandro Vai.
Com’è nata la tua passione per i motori?
Non so dirlo con precisione, ma ero molto piccolo. In famiglia c’era una certa attenzione per le auto, ma nessuno era un vero appassionato, quindi penso che sia un interesse che ho sviluppato da solo. Ero molto attratto dall’estetica e dal rumore dei motori.
Come sei riuscito a fare della tua passione un lavoro?
Con tanto impegno e sacrificio. Dopo la fine dell’università ho bussato alle porte di tutte le redazioni romane, fin tanto che qualcuno ha iniziato a farmi lavorare solo per farmi smettere di molestare il citofono. Da lì in poi ho sempre cercato di dare il massimo, allargando la mia rete di contatti e sfruttando tutte le occasioni che si presentavano.
→Cerchi un’officina nella tua zona?
Confrontale subito e prenota gratis un appuntamento in quella più adatta a te! →
Quali sono gli aspetti positivi del tuo lavoro? E quelli negativi?
Poter viaggiare molto e provare le auto nuove, ma anche avere un contatto diretto con i dirigenti e gli ingegneri delle aziende che le producono, sono sicuramente aspetti positivi. Aspetti realmente negativi, secondo me, non ce ne sono, anche se a volte scrivere certi articoli solo per accontentare l’algoritmo di Google è avvilente.
Dai tuoi contenuti online, si evince che hai guidato tante auto. Ce n’è una a cui sei particolarmente affezionato? E perché?
Senza dubbio l’Alfa Romeo 4C. È una delle auto più emozionanti che abbia mai guidato, compreso qualche difettuccio che ne aumenta il carattere. Inoltre è figlia di un progetto tecnico che ha dimostrato l’abilità italiana a tutto il mondo dell’auto.
Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere ai tuoi lettori?
Cerco sempre di essere il più chiaro possibile su ogni argomento di cui parlo. Se si tratta di una prova, spero sempre di riuscire a trasmettere il carattere di un’auto, ma anche il suo ruolo all’interno del mercato e della gamma del costruttore.
Il tuo lavoro ti ha portato a viaggiare molto e ad incontrare tante persone. Tra tutte, c’è un’esperienza, un volto, un evento che ti ha colpito maggiormente?
Come evento, sicuramente il Festival of Speed di Goodwood. Davvero incredibile. Ogni appassionato dovrebbe andarci almeno una volta. Parlando invece di persone, anni fa ho avuto la fortuna di intervistare Alex Zanardi. È una persona speciale, non solo per le sue imprese sportive ma anche per i valori umani. Spero tanto che possa tornare a stare bene.
Quali sono le cure e le attenzioni che riservi alla tua auto per la manutenzione?
Tengo sempre sotto controllo i livelli dei liquidi e lo stato degli pneumatici. Questi ultimi li faccio invertire fronte/retro ogni 15.000 km. Potrei, invece, portarla più spesso all’autolavaggio. Meno male che non può parlare!
Ti rivolgi sempre alla stessa officina meccanica? Se sì, come ha conquistato la tua fiducia?
Da quando ho acquistato la mia ultima auto sì, perché è l’officina della concessionaria dove l’ho comprata. Mi è piaciuto come hanno lavorato al primo tagliando e sono tornato da loro.
Secondo te quali sono i punti di forza che dovrebbero caratterizzare un’officina?
La trasparenza negli interventi e nella fatturazione, la rapidità di esecuzione e l’attenzione per il cliente e i suoi tempi. Se l’intervento non si conclude in una o massimo due ore, serve un’auto sostitutiva.
Chi te lo fa fare?
Di trovare un’officina su CercaOfficina.it e non affidarti sempre ai soliti consigli? Nessuno, in effetti: però se tutti gli automobilisti pensassero che serve a niente, noi non esisteremmo. Magari potresti trovare una struttura ancora più vicina a te. Magari una più specializzata. Magari potrebbe valerne la pena, usare CercaOfficina.it.Provaci, mettici alla prova