In un contesto di crescente interesse per la transizione energetica, si stanno esplorando costantemente nuove proposte per incoraggiare un numero sempre maggiore di persone ad adottare veicoli elettrici.
Una delle proposte principali è il leasing sociale. Questa iniziativa è già in fase di avvio in Francia e potrebbe essere implementata anche in Italia con l’obiettivo di fornire alle famiglie a basso reddito l’opportunità di utilizzare un’auto senza dover sostenere i costi elevati legati all’acquisto diretto.
Scopriamo insieme il funzionamento del leasing sociale, i requisiti per accedervi, i vantaggi e gli svantaggi associati a questa soluzione.
In cosa consiste il leasing sociale?
Nella bozza del decreto, sono previsti 50 milioni di euro per il programma di leasing auto sociale, rivolto a coloro che optano per il noleggio a lungo termine di un’auto per almeno tre anni.
Questo strumento è stato concepito per promuovere l’adozione di veicoli elettrici, evidenziando ulteriormente il ruolo sempre più rilevante del noleggio nel settore automobilistico, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale e sociale.
Il leasing sociale è una proposta dell’Automobile Club d’Italia (ACI) inclusa nel piano incentivi, attuata in via sperimentale, con l’obiettivo di permettere alle famiglie a basso reddito di accedere ai veicoli elettrici. In questo modo, si cerca di agevolare la transizione energetica, garantendo che non sia un’opportunità riservata solo a coloro che possono permettersi un investimento diretto in tal senso.
Come funziona
Questa misura rappresenta un’opportunità senza precedenti per le famiglie a basso reddito di accedere a veicoli più ecologici grazie a un canone di noleggio più accessibile, tra i 75 e i 125 euro al mese.
Il piano prevede l’utilizzo di un algoritmo per determinare il canone di leasing, accessibile solo se si possiedono alcuni requisiti:
- reddito Isee inferiore ai 14 mila euro
- tipologia di auto da rottamare (da Euro 0 a Euro 3)
- tipologia di auto presa a noleggio
Al termine del periodo di noleggio, il cittadino avrà la possibilità di restituire la vettura allo Stato o di riscattarlo diventandone l’effettivo proprietario.
Lo scopo del leasing sociale è quello di, non solo sostenere la mobilità dei meno abbienti, ma anche favorire il ricambio del parco auto, privilegiando le auto a zero emissioni.
Vantaggi e svantaggi del leasing sociale
Il leasing sociale per auto offre numerosi vantaggi sia per l’ambiente che per i nuclei familiari a basso reddito. Tra i principali vantaggi per le famiglie vi è la possibilità di:
- Ottenere accesso a un’auto sicura e affidabile senza la necessità di affrontare costi iniziali elevati o finanziamenti onerosi.
- Decidere se riscattare l’auto al termine del contratto o restituirla.
- Beneficiare di servizi aggiuntivi, come la manutenzione e l’assicurazione, inclusi nel canone mensile o a prezzi agevolati.
Dal punto di vista ambientale, si prevede una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti grazie all’utilizzo di auto elettriche o ibride, che saranno tra i modelli privilegiati per l’accesso al leasing sociale.
Tra i potenziali problemi che potrebbero emergere, possiamo tuttavia inserire la presenza di restrizioni di utilizzo imposte dai contratti di leasing, come i limiti di chilometraggio (ad esempio, in Francia è di 30.000 km in 3 anni), il superamento dei quali può comportare costi aggiuntivi significativi.
Inoltre, le spese di manutenzione e riparazioni potrebbero non essere completamente coperte dal contratto di leasing sociale, e l’assicurazione potrebbe incidere sul costo complessivo se fosse necessario aggiungere altre coperture oltre alla RCA obbligatoria.
Nuovi incentivi per auto elettriche e ibride
Oltre al leasing sociale, sono previsti nuovi incentivi diretti sia per le persone fisiche che per le aziende (escludendo i concessionari), differenziati in base a tre criteri: il tipo di alimentazione del veicolo acquistato, la categoria del veicolo rottamato e il reddito dell’acquirente.
Seguendo questa suddivisione avremmo:
- per le auto elettriche con un prezzo massimo di 35.000 euro (IVA esclusa) e con un Isee inferiore ai 30 mila euro, sono previsti sussidi che vanno da un minimo di 6.000 euro in assenza di rottamazione, a un massimo di 13.750 euro se viene rottamato un veicolo fino alla categorie Euro 2.
- per le auto ibride con un prezzo massimo di 45.000 euro, i sussidi possono variare da un minimo di 5.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro.
- per le auto ibride semplici e altri veicoli con prezzo fino a 35.000 euro, gli incentivi saranno assegnati solo in caso di rottamazione e senza considerare il reddito, con importi che varieranno da 1.500 fino a 3.000 euro.
Non tutti sono però favorevoli all’introduzione del leasing sociale. Federauto, l’associazione delle concessionarie italiane, ha sollevato diverse preoccupazioni riguardo all’alto investimento iniziale da parte dello Stato per l’acquisto dei veicoli e alle possibili conseguenze in caso di mancato riscatto di un gran numero di veicoli.