Bosch e Automobile Club d’Italia (ACI) presentano un nuovo studio nato dalla collaborazione tra la Fondazione Filippo Caracciolo di ACI e il Politecnico di Torino, volto a dimostrare l’efficacia del sistema ADAS di assistenza alla frenata nell’evitare i tamponamenti.
È stato necessario incrociare diversi dati su un campione di 1,5 milioni di veicoli nel 2017 e 1,8 milioni nel 2018 riguardanti le percorrenze e le informazioni sulla natura degli incidenti. I dati sono stati ricavati dal database ACI-ISTAT e dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) per numeri e modelli delle autovetture circolanti.
“Bosch è l’innovatore leader nella tecnologia per i sistemi di assistenza alla guida che, oltre a contribuire a salvare vite umane, aprono la strada alla guida autonoma”, ha dichiarato Gabriele Allievi, Amministratore Delegato Bosch Italia. “Come indicato dalle stime delle Nazioni Unite – ha aggiunto Allievi – il 90% degli incidenti stradali è attribuibile all’errore umano. È anche per questo che ci impegniamo per rendere la mobilità sempre più sicura e a zero incidenti, ampliando il nostro portfolio con sistemi che proteggono gli utenti della strada e perfezionando costantemente le funzioni già esistenti”.
“Una maggiore e più accessibile diffusione dei dispositivi ADAS rappresenta una straordinaria opportunità per ridurre il numero dei sinistri sulle strade”. Lo ha affermato Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo e Vice Presidente dell’Automobile Club d’Italia. “Questo, tuttavia – ha proseguito Fusco – non ci esonera dall’impegno educativo nei confronti dei conducenti, chiamati sempre più all’adozione di comportamenti di guida vigili e rispettosi delle norme, per un modello di condivisione della strada, nel quale possano circolare in piena sicurezza autovetture e nuovi veicoli leggeri (monopattini e hoverboard elettrici)”.
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Lo studio del 2019 sui sistemi ADAS
Lo studio del 2019 sui sistemi ADAS rivela che un veicolo immatricolato da più di quindici anni ha quasi il 50% di possibilità in più di essere coinvolto in un incidente grave rispetto ad un veicolo immatricolato da soli due anni. Inoltre, i modelli più costosi, con prezzo medio di circa 30mila euro e con maggiore presenza di dispositivi ADAS, sono coinvolti in incidenti 5,7 volte ogni milione di chilometri; invece, i veicoli con costi al di sotto di 15mila euro presentano un rischio triplicato, di circa 15 incidenti ogni milione di chilometri.
La metodologia utilizzata per l’analisi dei dati ha permesso di individuare una significativa correlazione tra l’età del veicolo, la presenza di dispositivi di sicurezza e l’incidentalità. I veicoli più vecchi e meno costosi sono maggiormente esposti al rischio. Partendo da questo e con un occhio al futuro, Giuseppina Fusco punta sul concetto di accessibilità, pensando a veicoli meno costosi ma ugualmente dotati dei dispositivi di sicurezza necessari.
Il sistema di assistenza alla frenata
Gli ultimi studi hanno interessato nello specifico il sistema di assistenza alla frenata, mostrando anche in questo caso un contributo notevole in termini di sicurezza stradale. È stato dimostrato che i veicoli dotati di questi sistemi hanno fino al 38% di possibilità in meno di essere coinvolti in un incidente rispetto ai veicoli che ne sono sprovvisti. Possono, quindi, essere evitati fino a 4 incidenti su 10 per i veicoli più costosi, e fino a 2 su 10 per i veicoli appartenenti alle categorie A (mini) e B (utilitarie).
Per i veicoli immatricolati da meno di 3 anni, il rischio è ancora minore: è stimata al 45% la possibilità di evitare incidenti per tamponamento, in media 1 su 2. È un dato particolarmente significativo se si pensa che circa un terzo dei sinistri appartiene a questa tipologia.
La diffusione dei sistemi ADAS sta gradualmente aumentando anche in Italia, in linea con le nuove direttive dell’Unione Europea che impongono l’installazione dei sistemi di sicurezza su tutti i veicoli immatricolati a partire dal 2022. I veicoli immatricolati prima, invece, avranno tempo fino al 2024 per l’adeguamento. Il pacchetto salvavita, pensato per preservare la sicurezza di guidatori e passeggeri, includerà sistemi di assistenza alla frenata e rilevamento del “colpo di sonno”.
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