Negli ultimi anni sono sempre più numerosi gli automobilisti che in Italia e nel mondo scelgono di passare alla mobilità elettrica (QUI un approfondimento sull’argomento). Sono diverse le ragioni per cui si iniziano a preferire le auto elettriche a quelle tradizionali: tra queste, certamente, i numerosi incentivi statali che permettono di attutire i costi di acquisto. Allo stesso tempo, però, sono numerose anche le perplessità che riguardano questi veicoli come, ad esempio, quelle riguardanti la manutenzione e i costi da essa derivanti. È utile, perciò, fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
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Costi di manutenzione: elettriche e tradizionali a confronto
Le auto elettriche hanno al loro interno circa un quinto delle componenti presenti nelle auto con motori termici e questo fattore, chiaramente, implica una minore difficoltà nelle operazioni di riparazione. Tutte le parti dell’auto sono raggiungibili facilmente e i tempi minori per la manodopera contribuiscono alla riduzione dei costi di manutenzione. Inoltre, le auto elettriche azzerano, o quasi, gli interventi di cambio o rabbocco olio e la sostituzione di filtri vari; anche il consumo dei freni è molto ridotto grazie agli innovativi impianti di frenata che permettono di rallentare notevolmente, semplicemente decelerando, e al contempo di ricaricare la batteria grazie ai sistemi di recupero di energia.
Gli pneumatici, invece, sono una delle parti maggiormente stressate nelle auto elettriche, a causa del peso e dell’accelerazione istantanea. I costi, però, sia per gli pneumatici che per lo svolgimento del lavoro, sono pressappoco gli stessi di un’auto tradizionale.
Infine, le batterie delle auto elettriche hanno all’incirca la stessa durata della vita media di un’auto e, solitamente, non vengono svolti interventi di manutenzione su di esse. Negli anni, però, la capacità di carica tende a diminuire comportando una conseguente riduzione dei chilometri percorribili. L’utilizzo delle stazioni di ricarica superveloci aumenta l’usura delle batterie e le case automobilistiche tendono a sconsigliarle se non in caso di necessità, come ad esempio durante un viaggio. In condizioni normali, invece, è preferibile utilizzare stazioni di ricarica più lente, come ad esempio quelle domestiche.
Che frequenza ha la manutenzione nell’elettrico?
Mediamente, le case automobilistiche consigliano di effettuare interventi di manutenzione sulle auto elettriche con frequenza annuale oppure ogni 15.000/20.000 chilometri, a seconda di quale tra le due condizioni si verifica prima, per permettere ai veicoli di conservare la propria efficienza nel tempo. Solitamente, gli interventi di manutenzione programmata prevedono la sostituzione del filtro clima, del liquido dei freni e, più di rado, del liquido di raffreddamento delle batterie. Comunque molto dipende dall’utilizzo che si fa del mezzo: maggiore sarà la percorrenza annuale e più frequentemente saranno necessari interventi di manutenzione.
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buon articolo ma lil problema è a monte ! ENELX l ente “incaricato “… per l installazione del wall box è latitante !! Abbiamo compilato per piu di 1 anno io e 2 amici e ricompilato il modulo di richiesta di installazione in box privato almeno una decina di volte ciascuno SENZA ESITO ALCUNO ! enon c è altromodo di contatto ! LA FIAT coinvolta per acquisto della 500 elettrica mi rispose che NON è un loro problema la ricarica delle auto !!! Lo sapevate ? in attesa cordialità pieromaione