Forse a causa della crisi economica che ha investito il nostro Paese negli ultimi anni, i proprietari di auto a GPL e a metano sono nettamente aumentati rispetto al passato. Effettivamente il risparmio è considerevole: molti, infatti, anche non potendosi permettere un’auto nuova, decidono di far installare sulla propria un impianto in modo da contenere comunque le spese.
Bisogna, però, ricordare che sia i serbatoi del GPL che le bombole del metano, di tanto in tanto e per legge, devono essere sostituite e revisionate.
>> Hai bisogno di un preventivo per installare un impianto GPL e a metano? Richiedilo subito!
Gli impianti GPL
Per quanto riguarda gli impianti GPL, la legge stabilisce che dopo dieci anni dalla prima installazione, l’impianto sia sostituito. In realtà è possibile sostiuire solo il serbatoio, a meno che non ci siano problemi di incompatibilità tra la nuova bombola e i vecchi componenti dell’impianto.
Successivamente alla sostituzione, dovrà essere fatto un nuovo collaudo presso la motorizzazione in modo da poter aggiornare la carta di circolazione.
Gli impianti a metano
La normativa che riguarda gli impianti a metano invece prevede che le bombole siano revisionate ogni quattro anni se omologate nel rispetto della più recente normativa europea, mentre ogni cinque se omologate in base alla vecchia normativa nazionale. Il calcolo esatto si fa partendo dalla data di prima immatricolazione per le auto uscite di fabbrica già con l’impianto a metano o da quella dell’installazione se invece l’impianto è stato montato in seguito.
L’operazione di revisione delle bombole è teoricamente “gratuita”: in realtà, si paga direttamente sul prezzo del metano alla pompa. Quindi l’utente dovrà accollarsi tutti i costi relativi allo smontaggio e al rimontaggio delle bombole.
Il costo minimo per la revisione delle bombole è di circa 120 euro per le citycar e berline; il prezzo sale a 350 a 450 euro per le auto più grandi dotate di 4 – 5 bombole.