Noah: la prima auto biodegradabile

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La tutela dell’ambiente è – soprattutto nell’ultimo periodo –  un tema molto discusso. Per celebrare la mentalità eco-sostenibile, il 5 giugno è stata istituita la “Giornata Mondiale dell’Ambiente”; si tratta di una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. A questo proposito, molti Stati si stanno impegnando per trovare soluzioni ecologiche per il settore automobilistico.

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La proposta dei Paesi Bassi

Sebbene possa sembrare strano, anche le auto elettriche inquinano; hanno basse emissioni ma la loro costruzione e il loro smaltimento costituiscono un problema non indifferente. Per ovviare alla cosa, l’Università di Eindhoven (nel sud dei Paesi Bassi) ha realizzato Noah, il primo veicolo biodegradabile al mondo; l’automobile è prodotta con lino, barbabietole e zucchero. Il gruppo Tu/Ecomotive sta girando l’Europa, per il secondo anno di fila, per far conoscere a università, aziende e addetti ai lavori la propria creazione rivoluzionaria. Nel complesso, la sua “sostenibilità” è pari al 90%. Fino a qualche anno fa, un progetto del genere sarebbe stato difficile anche sono da immaginare.

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Photo by: LifeGate

Noah fa riferimento al principio della rigenerazione, alla base dell’economia circolare; il prodotto è progettato, funziona e finisce la sua vita senza recare danni all’ambiente. Infine, durante la fase di smaltimento, i componenti vengono reintegrati nella biosfera, riutilizzati oppure ancora riciclati.

Secondo la documentazione diffusa dall’Università di Eindhoven, servirebbe solo il 7% di un ettaro di campi di lino per produrre un esemplare di Noah; inoltre, a fine ciclo vita il materiale è compostabile.

Le caratteristiche di Noah

Noah è in grado di ospitare due adulti ed ha a disposizione un portabagagli da 500 litri. La velocità massima dell’auto è di 110 km/h e permette circa 240 km di autonomia. Grazie a queste sue caratteristiche, è un ottimo prototipo di citycar.

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Photo by: Veicoli Elettrici

In particolare, Noah deriva dall’ottimizzazione di Lina – sua antenata – resa più sostenibile sia nella fase di produzione che di riciclo.

Il fatto interessante è che i ricercatori di TU/Ecomotive non hanno brevettato l’auto: la scelta è stata fatta per incentivare la diffusione del modello, allo scopo di tutelare l’ambiente.

Noah: la prima auto biodegradabile ultima modifica: 2019-06-06T16:00:38+02:00 da Emanuele Vignati

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