Novità Codice della Strada? La proposta per il 2020

codice della strada

Recentemente, il governo si è mosso per aggiornare e modificare il Codice della strada. La riforma era in fase di discussione lo scorso luglio ma, a seguito dei dubbi espressi dalla Ragioneria Generale di Stato riguardo la sostenibilità della manovra in termini di costi, è stata bloccata in Parlamento e ripresa solo lo scorso gennaio. La discussione, sebbene sia ancora in corso, prevede l’introduzione di alcune novità per gli automobilisti.

Essere a conoscenza delle possibili future modifiche alla normativa è essenziale non solo per evitare di incorrere in eventuali sanzioni ma, soprattutto, per mettersi alla guida in serenità, evitando in questo modo di incappare in brutte sorprese.

Ecco i cambiamenti più significativi che potrebbero essere apportati alla normativa esistente che dovrebbe entrare in vigore, salvo ulteriori stop e rinvii, a fine 2020.

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Il nuovo Codice della strada: alcuni cambiamenti

Tra le novità che dovrebbero essere contenute all’interno del nuovo Codice della Strada 2020 troviamo:

– La libera circolazione in autostrada di moto e scooter non inferiori ai 150 cc per tutti i possessori che abbiano raggiunto la maggiore età.

– Il raddoppio delle sanzioni per coloro i quali si mettano alla guida sprovvisti di assicurazione.

La libera circolazione per le moto elettriche in autostrada e, per la prima volta, una regolamentazione per i veicoli elettrici e sostenibili come monopattini, hoverboard e skateboard.

– L’inasprimento delle sanzioni per chi venisse sorpreso a guidare con il proprio smartphone in mano. In caso di mancato rispetto delle regole, potrebbe essere prevista la sospensione della patente di guida da un minimo di 7 giorni a un massimo di 2 mesi e una sanzione pecuniaria compresa tra i 422 e i 1.697 €. Tuttavia, in caso di recidiva, la multa subirebbe una maggiorazione, il cui ammontare risulterebbe compreso tra i 644 e i 2.588 €, e sarebbe previsto un raddoppio della decurtazione dei punti della patente da 5 a 10.

– Una maggiore stretta in merito ai comportamenti alla guida. Tra le nuove norme proposte il divieto di fumare all’interno dell’abitacolo, la multa per il guidatore qualora il passeggero non metta la cintura o non indossi il casco e sanzioni per i guidatori di auto ad alimentazione tradizionale che parcheggiano nelle aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici.

– L’abolizione del bollo per i veicoli storici e la cancellazione dell’obbligo dell’uso diurno degli anabbaglianti fuori dai centri abitati.

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Innovazione digitale: notifiche Pec e controllo del libretto telematico

Tra le novità, ci potrebbe essere la possibilità di ricevere la notifica della multa attraverso la posta elettronica certificata (PEC). La data di notifica del verbale telematico, in questo caso, sarebbe quella dell’avvenuta ricezione del messaggio, anche qualora l’automobilista non avesse visualizzato o aperto la mail.

Una seconda novità potrebbe riguardare l’eliminazione dell’obbligo di presentare patente e libretto durante un controllo. Questo potrebbe non essere più necessario qualora, grazie all’ausilio delle nuove tecnologie, le forze dell’ordine avessero la possibilità di controllare i dati dell’automobilista in maniera telematica.

Un’ulteriore modifica dovrebbe riguardare la possibilità di richiedere la presenza di un legale quando si è sottoposti ad alcol test.

Infine, in arrivo la creazione di parcheggi rosa dedicati alle donne in stato di gravidanza o accompagnate da bambini di età non superiore ai 2 anni.

Nuove classi di merito per la tutela di privati e aziende

Tra le modifiche proposte sarebbe prevista anche l’istituzione di nuove classi di merito per privati e aziende. Tra queste, quelle riconosciute a coloro che ricorrono a formule di leasing o noleggio a lungo termine per poter utilizzare una vettura senza doverla acquistare.

Al vaglio anche l’introduzione della garanzia di conservazione della classe di merito in caso di furto del veicolo e, per quanto riguarda le automobili intestate a portatori di handicap, l’assegnazione a un familiare della classe di CU maturata.

Infine, alcuni cambiamenti sarebbero previsti anche per le aziende. Infatti, in caso di passaggio di titolarità che comporti il trasferimento da una società a un socio, la classe di CU potrebbe essere riconosciuta al nuovo proprietario.

Si tratta di una regolamentazione che vedrebbe, da un lato, l’inasprimento di alcune misure volte a garantire agli automobilisti sicurezza e tranquillità durante la guida e, dall’altro, l’introduzione di strumenti digitali che consentirebbero maggiore supporto a tutti coloro i quali si mettono alla guida.

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Novità Codice della Strada? La proposta per il 2020 ultima modifica: 2020-05-04T19:55:25+02:00 da Miriam Salamone

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