Indubbiamente l’emergenza coronavirus ha modificato le nostre abitudini in molti campi. In particolare, Areté, azienda specializzata in consulenza strategica, ha voluto indagare riguardo i cambiamenti nelle preferenze di mobilità.

L’indagine è stata svolta intervistando un campione di persone appartenenti alle generazioni Y e Z. Ricordiamo che con generazione Y intendiamo i nati tra il 1981 e il 1995. Invece, con generazione Z si parla dei nati dopo il 1995.

Andiamo a scoprire i risultati.

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Le preferenze di mobilità

Nonostante la crescente attenzione ai temi di sostenibilità ambientale, l’auto si conferma il mezzo di trasporto preferito anche dai giovani.

Emerge, infatti, che ben 6 persone su 10 preferiscono l’auto personale ad altri veicoli quali: biciclette, moto e mezzi pubblici. Mentre è solo l’8% a preferire gli spostamenti a piedi.

Altro dato rilevante riguardo le scelte di mobilità: le nuove generazioni guidano per la maggiore vetture a benzina o diesel. Più della metà, però, si dichiara favorevole a passare a veicoli elettrici per poter risparmiare sui consumi e sui costi di manutenzione, oltre che per ridurre l’inquinamento. Tuttavia, c’è un ostacolo: il prezzo per l’acquisto delle auto elettriche; molti giovani sarebbero favorevoli all’acquisto se la spesa fosse inferiore ai 20 mila euro (il 40% degli intervistati).

Emergono altre caratteristiche importanti: l’auto nuova è preferita all’usato dal 72%; inoltre, si ricercano soluzioni con le più basse emissioni possibili.

Per acquisire le informazioni orientate all’acquisto futuro, generazioni Y e Z tendono a sfruttare il web (74%). Dopo un primo approfondimento online, però, 8 giovani su 10 si rivolgono a un concessionario per la trattativa e il contratto. I dealer svolgono, quindi, un ruolo chiave per l’82% degli intervistati.

Altri dati sugli acquisti

La pandemia influisce anche sulle modalità di acquisto della vettura: solo il 22% dei giovani appare intenzionato a pagarla con i propri risparmi, mentre il 53% si affiderebbe a un finanziamento e il 24% preferirebbe leasing o noleggio a lungo termine.

Il sondaggio rivela forte interesse per i servizi di sharing (auto in primis), totalizzando il 6% delle preferenze. Tra i motivi che spingono a usufruire delle corse condivise spiccano, in particolare, l’uso del veicolo in base alle proprie necessità, senza preoccuparsi dalle attività di manutenzione e con un occhio di riguardo anche al fattore risparmio.

Quasi tutti i partecipanti al sondaggio hanno la patente, ma non tutti posseggono un’auto personale o di famiglia.

C’è dunque da domandarsi se questi dati sulla mobilità siano derivati solo dalla situazione attuale o se son destinati a sopravvivere all’emergenza. Di sicuro sono un importante punto di analisi per meglio comprendere i cambiamenti che stiamo affrontando e affronteremo.

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