La revisione delle auto storiche può sembrare un argomento di nicchia, ma non è propriamente così!
Gli appassionati e collezionisti di auto datate e di interesse storico crescono di anno in anno, organizzano eventi e si radunano in moltissimi club e associazioni.
Per chi è alle prime armi (o che è interessato al tema) può essere utile avere qualche nozione su come gestire correttamente i controlli periodici obbligatori sul proprio mezzo.
Andiamo a scoprirne i dettagli!
Differenza tra auto storiche e auto d’epoca
Sebbene entrambe le definizioni vengano utilizzate per indicare auto ormai datate, è importante saper distinguere i veicoli poiché ciascuno di essi è sottoposto a un diverso regime normativo.
Il comma 2 dell’articolo 60 del CdS specifica che le auto d’epoca sono quelle cancellate dal P.R.A. perché destinate alla conservazione in musei o locali pubblici e privati. La loro circolazione su strada può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, dietro speciale permesso.
Le auto storiche o di interesse storico sono, invece, quelle cui viene riconosciuta una rilevanza storica. Queste possono circolare regolarmente su strada purché risultino conformi alle norme del CdS.
Per ottenere il certificato di rilevanza storica è necessario che tali vetture:
- Siano iscritte in uno dei registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT e Italiano Alfa Romeo.
- Siano trascorsi almeno 20 anni dalla data di costruzione.
- Abbiano conservato le caratteristiche di fabbricazione originale.
Comprese le differenze tra queste due tipologie di veicoli, andiamo a vedere quali sono i controlli previsti per la revisione delle auto storiche e d’epoca.
Devo fare la revisione?
Le auto d’epoca, essendo state radiate dal PRA e contestualmente iscritte in un apposito elenco presso il Centro Storico del Dipartimento per i trasporti terrestri (DTT), non sono adeguate alla normale circolazione stradale. Tuttavia, anche per loro esiste l’obbligatorietà di revisione che dev’essere effettuata ogni cinque anni, solo ed esclusivamente presso la Motorizzazione Civile o da enti da essa preposti.
Per quanto riguarda la revisione delle auto storiche, invece, si prevedono i medesimi controlli delle normali autovetture ma con alcune eccezioni. Per esempio, sono esentati dalle verifiche di controllo delle emissioni inquinanti:
- Gli autoveicoli classificati di interesse storico e collezionistico dotati di motore ad accensione comandata la cui data di costruzione è antecedente al 4 agosto 1971.
- Gli autoveicoli dotati di motore ad accensione spontanea la cui data di costruzione è antecedente al 1° gennaio 1980.
Le auto storiche godono, poi, di agevolazioni sul pagamento del bollo auto e dell’assicurazione RCA.
Inoltre, queste possono effettuare la revisione, oltre che presso la Motorizzazione, in tutti i centri privati (circolare ministeriale 4862/18).
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