Terme: la Toscana del relax
La primavera è finalmente arrivata, le giornate si stanno allungando, i fiori sbocciano e il loro profumo pervade le strade che ogni giorno percorriamo. Ci alleggerisce dai cieli coperti, dalla pioggia, dal freddo, dai pesanti cappotti e tutto sembra più bello.
Mentre stai lavorando il sole filtra dalle finestre e la voglia di mollare tutto, di passeggiare per la città e di farti avvolgere da questo ambiente quasi magico è molto forte. Eppure non puoi: il lavoro si accumula sulla scrivania, i tuoi occhi fissi sull’orologio, il tempo che non passa mai, il torpore che invade l’ufficio.
Fortunatamente è arrivato il weekend e insieme ad esso il nostro consueto appuntamento con la rubrica “Post in the Weekend” di CercaOfficina.it. Se anche tu come noi hai voglia di goderti queste belle giornate, allora cosa aspetti? Mettiti comodo, accendi i motori e parti insieme a noi.
La destinazione? Ecco l’itinerario di “Post in the Weekend“.
Terme: pit stop a Grosseto
GIORNO 1
L’aria frizzante del mattino e il cinguettare degli uccellini fanno compagnia al suono della sveglia di questo sabato mattina. Colazione abbondante e si parte.
Partendo da Roma, dirigiti verso Nord-Ovest. Percorrendo la strada sul litorale, dopo 2 h e 20 circa di viaggio, puoi giungere in una delle principali città della Maremma Toscana: Grosseto. CercaOfficina.it ha scelto per te una località che vale la pena di visitare.
A poca distanza dal mare, Grosseto è il capoluogo di provincia situato più a Sud della Toscana. Carica di storia e di tradizioni, la città è ancora una delle poche a vantare una cinta muraria che circonda il centro città quasi del tutto immutata.
Questa venne rafforzata nel corso del Cinquecento, quando i Medici, dopo Siena, sottomisero anche Grosseto. La città infatti si trovava in una posizione strategica sia per la vicinanza al mare sia perché il territorio circostante sarebbe diventato una delle principali fonti di approvvigionamento di grano per Firenze.
L’inespugnabilità delle mura, assicurata dal fosso navigabile che circondava la cinta, era tale da far diventare Grosseto un vero e proprio fortino militare, con conseguente calo della popolazione. Solamente nel corso del Settecento, grazie alle riforme adottate da una delle più importanti case reali europee, i Lorena, la città riprende il suo sviluppo sociale, economico e culturale.
Uno degli elementi centrali su cui si sono sempre basate le politiche comunali è la cultura. Negli ultimi anni infatti, la città ha investito molto per l’acquisizione del Teatro Moderno, la cui offerta teatrale prevede numerose rappresentazioni, eventi e manifestazioni, e per la riapertura del Museo di storia naturale e dell’Osservatorio astronomico della Maremma.
Il progetto culturale è in continua espansione e, anche grazie agli investimenti della Regione Toscana, prevede la realizzazione del Centro Nazionale di Documentazione della Civiltà Etrusca.
Passeggiando per la città, è possibile ammirare l’imponente Duomo di Grosseto. Dedicato a San Lorenzo, la grande cattedrale è il frutto di una serie numerosissima di lavorazioni e modifiche a partire dall’inizio della costruzione nel corso del Duecento fino all’edificazione del campanile nel Novecento.
Il lato destro del Duomo affaccia su una delle piazze più ampie e di importanza culturale per gli abitanti della città: Piazza Dante. Questa è delimitata su altri due lati da portici medievali e sull’ultimo dal Palazzo neogotico della Provincia, noto anche come Palazzo Aldobrandeschi.
Al centro della piazza si trova un monumento particolarmente d’impatto che raffigura il Granduca Leopoldo II di Lorena che, da un lato, solleva una donna, allegoria della Maremma, che mantiene vicino a sé un bambino morto, simbolo del passato; dall’altro, stringe un altro bambino sereno e in salute, rappresentazione del futuro. Contemporaneamente viene calpestato con il piede destro un serpente, la raffigurazione della malaria, a sua volta addentato anche da un grifone, il simbolo della comunità cittadina.
Non molto lontano dal Duomo, si trova Piazza San Francesco sulla quale affaccia l’omonima chiesa trecentesca. Accanto a questa è possibile visitare il chiostro al centro del quale vi è il Pozzo dello Spedale costruito nel 1590.
DOVE MANGIARE:
Se è vero che Grosseto è una città molto bella per trascorrere questo weekend di primavera, è altrettanto vero che un ulteriore valore aggiunto è sicuramente dato dalle squisite specialità culinarie della tradizione toscana. Non si può non cedere quindi alle pietanze che il ristorante rurale “Gli Attortellati” vi preparerà.
Il ristorante che vi consigliamo prevede la possibilità di scegliere cosa mangiare direttamente alla carta oppure dal menù del giorno. Questo comprende quattro antipasti, due primi, un secondo con contorno e dolce, escludendo le bevande, a 28€ a persona.
A questo si affianca l’offerta “La Stortellata” che invece include tre antipasti, tortelli a volontà e dolce, senza bevande, a 20€. La peculiarità del ristorante è il forte coinvolgimento dei clienti: infatti il menù del giorno cambia sempre e viene scelto dal primo che prenota per quello stesso giorno tra una lista di svariate prelibatezze della tradizione locale.
Terme: Da Marina di Grosseto a Saturnia
Sperando che la vostra esperienza culinaria vi abbia fatto gustare squisite ricette e che il caldo sole primaverile sia avvolgente e confortante, l’itinerario di “Post in the Weekend”, prima della destinazione finale alle terme, vuole portarvi a Marina di Grosseto.
Frazione di Grosseto, la località turistica si trova a un quarto d’ora di strada dalla città, in una posizione particolarmente favorevole sia per gli amanti della tintarella sia per coloro che non vogliono dedicarsi solamente al mare.
Infatti, Marina di Grosseto vanta da un lato un entroterra collinare dalla ricca vegetazione della macchia mediterranea; dall’altro si affaccia sul Mar Tirreno, le cui limpide e incontaminate acque hanno permesso alla città di ricevere la Bandiera Blu d’Europa da diversi anni. I due ambienti sono separati dalla Pineta del Tombolo, un’estensione di pini marittimi e domestici di circa 15 km parallela al litorale.
Il panorama creato dal paesaggio circostante è particolarmente suggestivo e in grado di creare un’atmosfera intima e tranquilla soprattutto durante le ore del tramonto. Ora però è tempo di tornare “ai ripari” verso Grosseto: CercaOfficina.it vuole portarvi fuori a cena in uno dei più antichi ristoranti locali.
DOVE MANGIARE:
Nata nel 1918 dalla Famiglia Peccianti, la “Locanda de’ Medici” offre una vasta scelta di pietanze della tradizione locale di carne e di pesce. Il tutto è accompagnato da una carta dei vini alla quale vengono aggiunte settimanalmente nuove etichette, che permette di affiancare al ristorante la definizione di enoteca. L’ambiente è curato nei minimi dettagli, molto ampio e al tempo stesso intimo.
Trascorrere una serata con le persone che amiamo, gustando squisite pietanze e sorseggiando dell’ottimo vino è il modo migliore per concludere un’intensa giornata e per prepararsi a quella successiva.
DOVE DORMIRE:
“Post in the Weekend” vi propone di recarvi presso il “B&B Via Ricasoli” dove potrete farvi cullare dai sogni della notte e recuperare le energie. Il B&B si trova in pieno centro e permette di soggiornare in ampie, vivaci e colorate camere. Queste hanno nomi diversi (stanza rosa, verde, ocra e arancio) a seconda dello stile interno: giovanile, intimo, antico, ecc… .
La sveglia del mattino vi dà il buongiorno e con questa anche CercaOfficina.it. Noi vogliamo prenderci cura di voi e assicurarvi un weekend pieno di sorprese e alla scoperta di posti favolosi.
Terme: la Saturnia che non conosci
GIORNO 2
Terme è la prima parola che ti viene in mente dopo la gita a Grosseto? Allora destati dal sonno perché ti aspetta una giornata all’insegna del relax a Saturnia, la “capitale delle terme” in tutto il Mondo.
Situate a circa 1 h di auto da Grosseto, le terme di Saturnia si trovano nella piccola Manciano. Da lì si estendono su un vasto territorio che ricopre la zona del Monte Amiata e delle Colline dell’Albegna e del Fiora, fino alla Maremma grossetana verso Roselle e Talamona, cittadine nelle quali sgorgano acque termali e benefiche, meno conosciute e rinomate, ma altrettanto suggestive.
Ma prima di addentrarti nelle acque calde e rigeneranti devi passare un piccolo esame culturale, ma niente spaventi, una semplice lezione di cultura del territorio non farà altro che aumentare il tuo desiderio di conoscenza preparando il relax del corpo a mente libera. Sai da dove deriva il nome Saturnia? Immaginiamo di no, e “Post in the Weekend” è pronto a soddisfare la tua sete di sapienza.
Ci sono due tradizioni mitologiche, una latina e una consolidata nei secoli nel territorio degli Etruschi.
La prima vuole che la nascita della città di Saturnia sia legata ad un diverbio tra due divinità, Giove e Saturno, dove il primo, adirato con il padre, gli avrebbe scagliato contro un fulmine mancandolo, permettendo la fuga a Saturno che nel suo peregrinare si sarebbe fermato proprio in Maremma dando origine alla cittadina.
La leggenda che si discosta leggermente dalle credenze popolari lega invece la nascita delle terme ad una divinità delle acque autoctona venerata dagli Etruschi, Aurinia, ribattezzata in seguito dai Romani Saturnia.
É arrivato il momento di lasciarti trasportare dalla natura che ti circonda, dunque lascia l’auto in zona (il parcheggio più comodo è quello sottostante la cascata termale), prendi tutto il necessario e non scordarti nulla… panini compresi… un pic-nic in queste zone è quanto di più rilassante per entrare in contatto con il verde. Ma quello che probabilmente non saprai è che Saturnia non è fatta solo di centri termali e resorts a cinque stelle, ma per conoscere l’altra opzione è necessario un altro elemento: il tempismo.
Già tempismo, “perché?” ti chiederai. Perché ti stiamo portando in una delle poche zone di Saturnia dove esistono delle terme libere, cioè non a pagamento. Esse si trovano in località Mulino, dove le grandissime vasche calcaree createsi con il passare dei secoli dall’azione erosiva dell’acqua, si intervallano a piccole cascatelle.
Ma qui è proprio il tempismo a farla da padrone perché le terme vengono letteralmente “prese d’assalto” da turisti (soprattutto stranieri) che si riuniscono in questa zona per godere degli effetti benefici delle acque termali.
Ecco svelato il motivo per cui è bene che tu disponga di tutto il necessario una volta che giungi a Saturnia, onde evitare spiacevoli battibecchi per accaparrarsi l’ultimo posto disponibile. Ma niente paura perché le terme di Mulino sono abbastanza capienti da ospitare tutti.
Ecco una breve anticipazione di quello che vi aspetta alle terme di Saturnia:
Terme di Saturnia: le proprietà dell’acqua
L’acqua termale sulfurea di Saturnia fuoriesce dalla sorgente alla temperatura di 37,5 gradi centigradi e, dopo qualche centinaio di metri a scorrimento libero, si butta in una serie di cascatelle e quindi in alcune pozze calcaree molto caratteristiche.
É proprio il caso di dire che l’acqua delle terme “ridia vita” e rigeneri non solo gli strati dell’epidermide ma riesca a scavare in profondità facendoti raggiungere quello stato di armonia e pace dei sensi che solo il contatto con la natura può garantirti. L’acqua sorgiva delle terme ha una temperatura “vitale”: quei 37,5 ° non sono per nulla casuali dal momento che corrispondono all’esatta temperatura del liquido amniotico all’interno della placenta.
Ma le terme di Saturnia sono rinomate in tutto il mondo per le proprietà delle sue acque. L’acqua sulfurea di queste zone dona benefici grazie alla sua composizione divisa in: 14 mg/l di idrogeno solforato, 462 cc/l di anidride carbonica libera unita a ioni di solfato (in maniera prevalente) e un minor quantitativo di bicarbonato, calcio e magnesio.
Se dunque volete rigenerare corpo e spirito questo è il posto che fa per voi. Diffidate dai consigli commerciali che promettono rimedi miracolosi contro l’avanzare dell’età, affidatevi ai rimedi naturali delle terme, affidatevi alle vacanze alla “Post in the Weekend” che le ha provate in prima persona per voi. Ecco dunque, cosa sentiamo di dirti dopo una giornata passata a Saturnia.
Terme di Saturnia per (ri)sentirsi vivo
Le sensazioni che accolgono il tuo corpo sono molteplici: tutte le problematiche della tua pelle scivolano via insieme all’acqua che scorre a valle portando con sé anche preoccupazioni e stress, l’effetto peeling naturale garantisce una funzione detergente ed igienizzante.
Se avete problemi di circolazione le acque termali fanno al caso vostro: se ti immergi in una delle numerose vasche per qualche minuto, sentirai un rapido sollievo alle gambe e alle braccia sulle quali agisce l’influsso dell’acqua che fa da vaso-dilatatore ed aiuta a ridurre la pressione arteriosa.
Le acque termali di Saturnia inoltre hanno una funzione depurativa sul fegato, oltre a ridurre la tensione dell’apparato cardio-circolatorio aumentando la ventilazione polmonare.
Anche questo viaggio sta per concludersi, non ci resta che augurarti un buon rientro verso la tua città. Sappiamo già che stai facendo il conto alla rovescia per il prossimo “Post in the weekend”!