Che cosa si intende per bollo auto?
Ufficialmente chiamato tassa automobilistica, informalmente diventa bollo auto.
È una tassa di competenza regionale destinata a chiunque possieda un’auto o una moto immatricolata nella Repubblica Italiana. L’importo da corrispondere è deciso da tre variabili: la classe ambientale del veicolo, la regione di residenza del proprietario e potenza in chilowatt. Dal 1999 non è più necessario esporre il bollo sul parabrezza o esibirlo davanti alle forze dell’ordine (ma si consiglia di conservare la ricevuta del pagamento per almeno tre anni).
La prescrizione
Il bollo auto è la tassa con il più breve termine di prescrizione, di soli 3 anni, rispetto alla scadenza di 10 anni di Iva, Irpef, Irap, e di 5 per tutte le imposte locali come Imu, Tasi e Tari. Ciò ha una duplice conseguenza: nel caso in cui non venga pagato il bollo, l’amministrazione può esigere solamente tre anni di pagamento arretrato e, al contempo, se non si ricevesse l’avviso del dovuto pagamento entro tre anni, il debito andrebbe a decadere.
Il superbollo
Se esistono specifiche categorie di veicoli esenti da questa tassa (li vedremo in fondo all’articolo), ne esistono alcune per cui il pagamento è invece maggiorato. Sono soggette all’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche – o superbollo – le automobili con alto tasso di inquinamento e con la maggiore potenza del motore. In particolare, saranno dovuti 10 euro in più per i veicoli adibiti al trasporto di cose o persone con potenza superiore ai 185 kW, al di sopra dei quali si devono pagare 20 euro per ogni cavallo in eccesso.
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L’importo del superbollo tuttavia diminuisce con lo scorrere del tempo: dopo 5 anni, scende al 60% dell’importo originario, dopo 10 al 30% e dopo 15 al 15%.
Quando si paga il bollo?
Il bollo auto va rinnovato annualmente entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. Per intenderci, se la scadenza fosse fissata a gennaio, il bollo andrebbe pagato entro il 28 febbraio; nel caso in cui l’ultimo giorno del mese corrispondesse ad un sabato o un giorno festivo, il termine utile per il pagamento si vedrebbe prorogato al primo giorno lavorativo disponibile
Per quanto riguarda i mezzi su due ruote, invece, il pagamento deve essere effettuato nei mesi di febbraio o di agosto, ogni anno.
Dove si vede la scadenza e dove si paga?
Esistono tre direttive per verificare la scadenza a cui è necessario sottostare.
La prima consiste nel visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate.
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La seconda è fare riferimento al sito della regione di residenza.
La terza ed ultima prevede l’utilizzo del portale dell’Aci.
Effettuare il pagamento è semplice ed è possibile in svariate modalità. In alcune regioni l’operazione è eseguibile tramite home banking; per le restanti è sufficiente sfruttare un tabacchi abilitato Lottomatica, gli sportelli dell’Aci, gli sportelli bancari o le agenzie dedite alle pratiche auto.
Quanto si paga?
Il calcolo della tassa che graverà sulla propria vettura è una procedura ancora più semplice ed immediata. Sia il sito dell’Agenzia delle Entrate che il già citato portale dell’Aci consentono di risalire al preciso importo dovuto per il bollo, immettendo come unici dati la targa e la categoria del veicolo.
Quali sanzioni per chi non paga?
Il mancato pagamento del bollo entro le scadenze stabilite comporta come prevedibile l’incombere di sanzioni, il cui ammontare aumenta proporzionalmente al ritardo che si accumula rispetto al termine ultimo non rispettato.
In particolare:
- Se si paga entro 14 giorni la sanzione è pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo più interessi legali.
- Se si paga tra 15esimo al 30esimo giorno la sanzione è pari all’1,5% dell’importo originario della tassa automobilistica più interessi legali.
- Se si paga tra il 31esimo e il 90esimo la sanzione è pari all’1,67% dell’importo originario della tassa automobilistica più interessi legali.
- Se si paga tra il 91esimo giorno e un anno la sanzione è pari al 3,75% dell’importo originario della tassa automobilistica più interessi legali.
- Se si paga con oltre un anno di ritardo la sanzione arriva al 30% della tassa dovuta oltre agli interessi moratori da calcolare per ogni semestre di ritardo.
Chi è esentato dal pagare il bollo auto?
Vediamo in chiusura quali sono le categorie di veicoli esenti dal pagamento del bollo.
Innanzitutto non sono più interessati dalla suddetta tassa tutti i veicoli una volta decorsi i 30 anni dalla prima immatricolazione. Oltre a questi, non sono tenuti al versamento del bollo le seguenti categorie.
Inoltre, con la Legge di Bilancio del 2019 è stata introdotta l’esenzione parziale per le auto ultraventennali (tra i 20 e i 29 anni di vita dalla prima immatricolazione). Tramite questa manovra è previsto il dimezzamento dell’imposta. Per beneficiarne, è necessario presentare la documentazione corretta e deve essere presente la Certificazione di Rilevanza Storica sulla carta di circolazione.
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Gli invalidi
Le persone con limitata capacità motoria e la cui disabilità permanente è riconosciuta dalla Commissione Medica Pubblica, hanno generalmente diritto all’esenzione del bollo auto, che non è dovuto solo se il veicolo è di cilindrata inferiore a 2.000 cm³ (benzina) o a 2.800 cm³ (diesel) ed è intestato al conducente disabile oppure al soggetto che ha la persona disabile fiscalmente a carico (il disabile deve inoltre avere un reddito annuo lordo non superiore a 2.840,51 euro).
I proprietari di auto storiche
Da qualche anno a questa parte il pagamento della tassa automobilistica è stato rimosso per i proprietari di auto storiche che abbiano già compiuto il ventesimo anno dalla loro costruzione.
Non bisogna però confondere le auto storiche con le auto d’epoca, giacché per le prime si intende un veicolo di interesse storico o collezionistico ma regolarmente iscritto al PRA, cosa che lo rende libero di circolare su strada – dietro il pagamento di un bollo ridotto – se sussistono le necessarie condizioni, legate principalmente al possesso di sistemi e componenti conformi alle leggi in materia.
I proprietari di auto ecologiche
Nell’ottica di favorire la sostenibilità ecologica, anche i veicoli con alimentazione elettrica, gpl, metano o ibrida godono di varie agevolazioni in termini di bollo auto, tanto che il possesso di una vettura elettrica garantisce l’esenzione dal pagamento della tassa per i primi 5 anni a partire dalla data di prima immatricolazione, dopo i quali è destinata a salire ma senza superare il 25% della tassa ordinaria. Stessa cosa vale, fin da subito, per chi possiede un veicolo gpl o metano, e che dovrà perciò corrispondere una quota pari a un quarto della tassa di possesso prevista per gli stessi mezzi ma alimentati a benzina.
I proprietari di auto per trasporto specifico
Sono infine esenti dal bollo le vetture intestate alle Onlus, le ambulanze e tutti quei veicoli adibiti al trasporto specifico di persone in determinate condizioni o al trasporto di organi e sangue.
Il bollo e le altre scadenze dell’auto
Come sappiamo, il bollo non è l’unica scadenza che tutti noi automobilisti dobbiamo tenere a mente. Alla tassa automobilistica dobbiamo aggiungere l’assicurazione, la revisione e il tagliando. Paura di dimenticarne qualcuna? Nessun problema, con il garage di CercaOfficina.it puoi salvare tutti i dati relativi alla tua auto e ricevere alert sulle scadenze tecniche e amministrative. Niente sarà più dimenticato!