Vacanze di Pasqua? Parti con noi!
La settimana è stata dura, il lavoro è aumentato e la stanchezza inizia a rallentare i riflessi ma non preoccupatevi, è arrivato il tanto atteso weekend al quale diamo il benvenuto ormai da qualche settimana con la nostra rubrica “Post in the Weekend“.
Seguendo la scia della scorsa settimana, vogliamo dare ancora qualche idea che possa sostituire le consuetudinarie grigliate e pranzi delle vacanze di Pasqua con una gita a bordo della nostra “cara amica a quattro ruote”.
Questa settimana abbiamo pensato di spostare la nostra attenzione su una terra così bella che, secondo le più antiche leggende, perfino gli dei avevano scelto come dimora: il Molise, dove pianura, montagna e mare si fondono.
Se siete alla ricerca di un’idea per le vacanze di Pasqua fuori dall’ordinario, o semplicemente se avete voglia di sognare insieme a noi per qualche minuto, non potete di certo non leggere il nostro articolo.
Per cui montate in macchina, anche solo con il pensiero, e lasciatevi trasportare dalla magia di Post in the Weekend. CercaOfficina.it non vi deluderà!
VACANZE DI PASQUA: NAPOLI-SANT’ANGELO LIMOSANO
GIORNO 1
Partendo da Napoli, in direzione Nord-Est, a due ore e un quarto di strada circa (165km), si trova un paesino piccolissimo, il cui nome molto probabilmente vi è sconosciuto: Sant’Angelo Limosano, un meraviglioso angolo d’Italia dai paesaggi incontaminati e dalle antiche tradizioni.
In provincia di Campobasso, è situato ai piedi di un castello longobardo ormai in rovina a 900 metri sul livello del mare. Nei punti più alti di Sant’Angelo è possibile scorgere le celebri Isole Tremiti e le cime più imponenti della Maiella (o Majella), il secondo massiccio montuoso dell’Italia Centro-Meridionale, dopo il Gran Sasso.
COSA VEDERE
Il paese vanta un numero di abitanti davvero irrisorio (all’incirca 360) ma è in grado di attrarre molti visitatori soprattutto nella stagione estiva. Questo vi permetterà di isolarvi dal resto del mondo anche se solo per un giorno.
Ciononostante, come si suol dire, “nella botte piccola c’è il vino buono”: infatti, Sant’Angelo Limosano è la patria di San Pietro Celestino, il santo patrono del paese, e luogo natale dell‘inventore Alessio Marone, al quale sono attribuite le invenzioni del telegrafo ad azione elettromagnetico-chimica e i ponti tubolari a croce di Malta.
Durante la visita del luogo non si può non fermarsi alla Fonte di San Pietro e il Santuario della Madonna delle Stelle, raggiungibile con una camminata di pochi minuti (2 km). Il 22 agosto di ogni anno il comune organizza un’esposizione fieristica in onore della Vergine.
Uno dei punti più affascinanti del paese è la grande rampa Vittorio Emanuele III, elemento di maestosità e di accesso al centro storico. Percorrendola verso l’alto è possibile giungere alla chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta in Cielo, prima della quale, sulla destra, si trova l’enoteca e il caratteristico B&B Perbacco.
DOVE MANGIARE E DORMIRE
La struttura, gestita dai due proprietari Giulio e Mary, dispone di otto camere da letto matrimoniali, dotate di tutti i confort necessari, i cui nomi derivano dai sette quartieri del paese (Castello, Piano, San Rocco, Civitella, Colle Lindo, La Rampa e La Fonte) e dal santo patrono.
Oltre al semplice servizio di pernottamento, i cui prezzi variano dai 70€ ai 90€, Giulio e Mary offrono la possibilità di acquistare diversi pacchetti tra i quali ci sentiamo di consigliare fortemente il percorso Relax o il percorso Benessere.
Inoltre, Perbacco nasce come ristorante/enoteca le cui portate sono varie: dai cavatelli con salsa ai formaggi e tartufo, al controfiletto alla griglia; dalla salsiccia molisana al vino rosso, ai più svariati contorni e dolci della casa. Piatti preparati con molta cura e con prodotti locali e freschi, accompagnati da una selezione di circa 50 differenti etichette e da un prezzo in perfetto equilibrio qualità/prezzo. E’ possibile prenotare un tavolo sia a pranzo sia a cena.
Se invece vi piace cambiare sempre posto dove mangiare, vi consigliamo la pizzeria locale “La Rampa”, locale casereccio ma che sforna delle pizze prelibate. Tra queste è degna di nota l’omonima pizza bianca con salsiccia, funghi e tartufo.
Dopo questa sosta a Sant’Angelo, non vi resta che tornare al vostro alloggio e riposarvi da “Perbacco”… domani è un altro giorno.
VACANZE DI PASQUA: DA SANT’ANGELO ALLE TREMITI
GIORNO 2
Mettetevi in modalità caffè on e destatevi dal sonno. Si parte per le Isole Tremiti. Dopo aver visitato Sant’Angelo Limosano preparatevi ad un altro giorno di puro relax per la mente ed il corpo di cui avete certamente bisogno dopo un’intensa settimana di stress e lavoro. Se avete accettato il nostro invito allora queste saranno delle vacanze di Pasqua eccezionali: respirate profondamente e mettetevi in macchina.
Da Sant’Angelo Limosano, dopo circa un’ora di auto raggiungerete Termoli, bellissima città di mare affacciata sul mare Adriatico che regala un panorama fantastico: da lì si parte alla volta delle Isole Tremiti che con il parco marino e le acque cristalline vi accoglieranno come se foste dei molisani DOC.
Il turismo qui è all’ordine del giorno, ma le autorità locali hanno saputo gestire la zona preservandone l’habitat naturale, e soprattutto la riserva che abbraccia tutte e cinque le isole: San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa in provincia di Foggia.
Dal porto di Termoli si raggiunge tramite un traghetto veloce l’arcipelago delle Tremiti, conosciute anche come isole Diomedee. Attorno a queste isole girano molte leggende e curiosità tra le quali le più famose sono sicuramente quelle legate al mito di Troia: si narra che l’eroe acheo Diomede, durante il suo peregrinare, avesse gettato tre massi in mare che poi sarebbero misteriosamente riemersi dando origine a San Domino, San Domenico e Capraia.
COSA VEDERE
Ma le isole Tremiti non sono solo leggenda, ovvio. La sostanza c’è ed è ben visibile in ogni parte verso cui rivolgiate lo sguardo; da Est a Ovest l’arcipelago regala un’atmosfera di pace e serenità che solo la distesa blu e il suo contesto immerso nel verde possono regalarvi.
Se non vi siete ancora resi conto del paradiso in cui “Post in the Weekend” vi ha portati allora proviamo a convincervi con un dato: dal 1996 infatti le isole Tremiti sono entrate ufficialmente a far parte del Parco Nazionale del Gargano come riserva marina approvata dal decreto del 1989.
Se siete amanti del mare, non potete non lasciarvi trasportare dall’idea di entrare in contatto con il patrimonio ittico di cui le Tremiti godono: la conformazione particolare dei fondali, le temperature e la salinità adeguata sono solo alcuni dei fattori che permettono a cernie, dentici, orate, cefali e cavallucci marini di vivere in piena serenità in questo habitat immacolato, pensato e protetto in base alle diverse specie marine.
Quando arrivate alle Tremiti dovete far attenzione alle restrizioni che sono state imposte dalle autorità locali per preservare flora e fauna del territorio che vi circonda.
Esistono infatti tre zone nelle quali alcune attività sono vietate: la zona A è relativa alla sola Pianosa dove è proibita la pesca, la navigazione (solo su concessione del Parco Nazionale del Gargano) e la balneazione; nella zona B tra Capraia (Cala Sorrentino e scoglio Caciocavallo) e una zona di San Domino (Punta della Provvidenza e Punta Secca) è vietata la pesca subacquea, sportiva e professionale, e la navigazione, tranne quella autorizzata dall’Ente gestore; nella zona C tra San Domino e San Nicola sono consentite sia la pesca sportiva che l’immersione.
Se siete amanti delle immersioni e condividete la passione per il sub con vostro/a marito/moglie, le isole Tremiti sanno accontentarvi con i numerosi diving center presenti sul territorio che si aggiungono alle numerose zone dove è possibile rilassarsi con un bel bagno o solamente per scattare delle fotografie se il meteo vi ha voltato le spalle.
VACANZE DI PASQUA: SE VAI ALLE TREMITI DEVI SAPERE…
- Se devi rivolgerti ai locali non affidarti all’istinto: anche se le isole Tremiti si trovano in provincia di Foggia non azzardare una qualche cadenza pugliese per parlare con loro. Potrebbero non risponderti perchè lì è radicato dal lontano 1843 il dialetto ischitano, importato da Federico II quando approdò assieme a pescatori e mercanti di Ischia diffondendo la lingua del Regno delle Due Sicilie.
- Le isole Tremiti non sono tutte abitate. Solamente San Domino e San Nicola hanno dei residenti (complessivamente circa 400 persone).
L’isola di San Domino è la più grande e quella dove si concentrano tutte le attività ricettive: dagli alberghi ai ristoranti, dai bar fino alla discoteca, esse sono condensate in un territorio di 3,5 km di larghezza per 5 di lunghezza.
Navigando sulla costa non potete non fermarvi nelle tre grotte di San Domino: lasciandovi alle spalle la pineta che lentamente dirada incontrate Le Viole, Le Rondinelle e la grotta del Bue Marino, mentre camminando a piedi nella pineta vi trovate sul Colle dell’Eremita da dove potete godere di un panorama meraviglioso sull’arcipelago.
Tra le spiagge più caratteristiche vi consigliamo la sabbia di Cala delle Arene.
DOVE MANGIARE: SAN DOMINO
Mare, sabbia, e tanto camminare… ma non possiamo dimenticarci qualcosa di fondamentale: il cibo. San Domino offre numerose specialità della tradizione Tremitese con un’influenza ischitana che nel tempo si è affiancata a quella locale portando sulle tavole piatti a base di pesce e pasta fresca (soprattutto gli spaghetti).
San Nicola è “l’isola dei monaci”. Da più di 1000 anni infatti su quest’isola, come nel passato, i monaci benedettini “amministrano” l’arcipelago godendo di alcune fortificazioni che ne cingono l’abbazia, un tempo zona strategica e ottimale per la posizione di controllo su tutto il mare Adriatico e pertanto molto ambita dai naviganti. San Nicola gode di numerosi luoghi da visitare tra i quali sicuramente Il Castello dei Badiali, l’abbazia di S.Maria a Mare e il cimitero libico.
Capraia e Cretaccio sono vicine alle due isole principali ma sono disabitate. Se volete raggiungerle dovete organizzarvi con barche e gommoni per un tour nella natura incontaminata: conigli e capperi sono i padroni di casa su queste isolette; mentre se volete respirare a pieni polmoni la brezza del mare, vi consigliamo di costeggiare e fermarvi nelle numerose insenature e spiaggette come la Cala del Diavolo o Pietra di Fucile considerata la caletta più bella di tutto l’arcipelago.
Ma il “giro delle Grotte Blu” è qualcosa di sublime, ecco a voi l’isola di Capraia:
Il secondo giorno delle vacanze di Pasqua targate CercaOfficina.it volge al termine. Ma “Post in the Weekend” vuole regalarvi l’ultima tappa alle isole Tremiti: un giro in barca mentre si rientra al porto per tornare a Termoli.
Potete osservare la più piccola delle isole, Pianosa, con una forma bizzarra e, come dice il nome, pianeggiante: la natura incontaminata e il verso stridulo delle Berte Maggiori vi accompagnano verso la terraferma.
Stanco ma appagato dal secondo giorno di queste vacanze di Pasqua, è giunto il momento di riposare presso il B&B che CercaOfficina.it ha selezionato per te.
DOVE DORMIRE
La struttura si chiama “Le Acacie” e, nonostante non sia in pieno centro della città, dispone comunque di tutti i servizi necessari (tra i quali convenzioni con il lido e un centro benessere). E’ possibile pernottare in ampie camere (doppia, tripla o quadrupla), tutte con bagno privato, TV, Wi-Fi e bibite gratis. Il prezzo si aggira mediamente intorno ai 50€ per camera.
Nella speranza che il sonno sia stato dei più appaganti e rigeneranti, dopo essersi saziati con un’ottima colazione è tempo di dare il via all’ultima giornata di queste favolose vacanze di Pasqua.
VACANZE DI PASQUA: TERMOLI
GIORNO 3
L’itinerario di CercaOfficina.it si conclude con una visita di Termoli. Con più di 33.000 abitanti, la città si trova sulla costa molisana sulla quale si trovano diverse spiagge.
Tra queste la più conosciuta e attrezzata turisticamente è la Spiaggia di Sant’Antonio, di fronte alla quale, come consuetudine del mare Adriatico, si estendono degli scogli che permettono di mantenere il mare il più calmo possibile.
Inoltre, la spiaggia gode di un fantastico panorama: dal Borgo Vecchio, luogo dell’insediamento urbano più antico, infatti si innalza il rinomato Castello Svevo, la struttura difensiva costruita dai Longobardi nel corso del XIII secolo che assicurava al borgo la protezione che necessitava.
Infine, va fatta menzione della Cattedrale di Santa Maria della Purificazione di Termoli, che oggi costituisce il centro religioso della città. La cattedrale, dedicata al santo protettore San Basso, si trova in una posizione particolarmente suggestiva poiché si erge sul punto più alto del promontorio su cui sorge Borgo Vecchio.
Purtroppo anche queste vacanze di Pasqua sono terminate ed è tempo di montare nuovamente in macchina: i bagagli appesantiti dalle mille emozioni e sensazioni che questa terra è stata in grado di darvi e la mente alleggerita dal relax che vi siete dedicati vi accompagneranno per tutto il viaggio di ritorno e vi faranno godere maggiormente dei panorami che solo “Post in the Weekend” è in grado di consigliarvi.